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“Gotti ha saputo creare empatia all’interno del gruppo, l’allenatore parla al cuore delle persone e nell’anima dei ragazzi che sono ogni volta di Paesi diversi e molto giovani, il tema dell’ambientamento è molto serio”. Così il vice presidente dell’Udinese Stefano Campoccia è intervenuto a Radio Marte in vista della sfida contro il Napoli.
“L’Udinese è una vetrina importante, chi arriva da noi si innamora perché l’ambiente è molto sereno e professionale – ha continuato – . Ora c’è anche il brivido di vedere la squadra partire bene dopo stagioni sfortunate. Ci sono contenuti tecnici, si esprime un buon calcio. Speriamo che prosegua questo equilibrio magico tra aspetto tecnico e mentale. La proprietà fa sempre il massimo, i valori dell’Udinese sono spesso molto importanti, siamo stati bravi a smarcarci dal poco buon vento che c’è stato dal mercato estivo”.
“Perchè Udinese e Napoli non fanno più affari come un tempo? Ci sono buone relazioni, evidentemente le società quando possono si guardano perché sono due società serie, il Napoli è un cliente ricorrente e c’è da aspettarsi a ogni finestra qualcosa – ha dichiarato Campoccia – . Il nostro modello non può non vedere il meccanismo della maturazione dei ragazzi e alcuni fenomeni, come De Paul, che poi non possono restare più del tempo necessario. Anche a Napoli è successo, paradossalmente. Per non vedere numeri da paura a livello economici bisogna ragionare da aziendalisti. So che questo fa male, anche a me che sono tifoso, ma per stare in Serie A bisogna fare così”.
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