Vince l’Atalanta. E fa festa il Bologna, insieme alla Juventus, in chiave Champions. Mentre la Roma, schiacciata tra un cammino europeo faticoso e la corsa al quinto posto, rischia di rimanere a mani vuote per il secondo anno consecutivo. La vittoria per 2-1 al Gewiss Stadium della Dea (risultato stretto per la mole di occasioni create) regala alla squadra di Thiago Motta (e a quella di Allegri) la qualificazione aritmetica al torneo più prestigioso, mentre quella di Gasperini è ora la candidata forte per accompagnarle. Poca Roma invece a Bergamo. La squadra giallorossa subisce due gol e due pali nel primo tempo, poi torna in partita con un rigore di Pellegrini, ma è troppo tardi per sperare nella rimonta contro un’Atalanta che avrebbe meritato tanti gol in più. Dopo quattro minuti la Dea sfiora due volte il vantaggio su due situazioni da corner. Prima con un destro murato di Scamacca dopo una respinta di Svilar. Poi con un colpo di testa largo di Djimsiti.
La rete del vantaggio è rimandata al 18′. Fa tutto o quasi De Ketelaere, che sfrutta lo spazio eccessivo lasciato da Mancini per rientrare sul destro e battere Svilar. L’Atalanta si accende e non si ferma. Con geometrie perfette e meccanismi oliati. Due minuti dopo l’inserimento di Koopmeiners è il prologo per il tocco in rete di De Ketelaere. L’attaccante belga ha un altro passo. E anche un altro piede. Solo questione di centimetri lo separano dalla tripletta nel primo tempo. Al 36′ non trova il bersaglio dopo una palla persa da Ndicka. Un minuto dopo sfugge ancora al centrale ivoriano e calcia forte colpendo il primo palo. L’Atalanta è in vantaggio, ma è lei a condurre l’assedio. Hateboer al 38′ impegna Svilar con un colpo di testa che il portiere serbo legge in ritardo, ma che riesce comunque a respingere. Al 43′ c’è il secondo palo della serata. Ci pensa Koopmeiners su punizione dal limite dell’area a spaventare di nuovo i giallorossi con un sinistro che si stampa sul legno interno. E non è finita. De Ketelaere dispensa gol ma anche giocate di qualità. Come quella che al 46′ apre la possibilità di tiro a Pasalic, che col mancino a giro non trova lo specchio.
La prima frazione di gioco si chiude con dodici tiri per la Dea e due (zero nello specchio) dei giallorossi. Eloquente il dato sui passaggi riusciti nella trequarti avversaria: 85 per l’Atalanta, solo 15 per la Roma. All’intervallo De Rossi deve cambiare e lo fa. Fuori Baldanzi e Paredes. Dentro Abraham e Bove. Dodici minuti dopo, Gasperini risponde con gli ingressi di Zappacosta, Lookman e Toure al posto degli scatenati Ruggeri, De Ketelaere e Scamacca. Al 59′ i neo entrati combinano subito alla grande. Toure innesca Lookman che alza la testa e calcia: palla fuori di un soffio. Lo imita De Roon pochi dopo: stessa posizione, sempre col destro, palla fuori per questione di centimetri.
L’Atalanta domina, ma la Roma con un episodio accorcia. Al 66′ Lukaku innesca Abraham, che calcia alto ma viene toccato da De Roon in area. Il contatto è leggero, ma per Guida è da rigore. Dagli undici metri va Pellegrini, che non sbaglia. E l’inerzia cambia. Al 77′ El Shaarawy apre per Angelino che dalla sinistra scarica per Pellegrini, il cui tiro in controbalzo è respinto a mano aperta da Carnesecchi. Poco dopo altra occasione. El Shaarawy apre spazio per Abraham, che allarga per Lukaku: il diagonale è bloccato dal portiere. Le ultime mosse sono Azmoun e il giovane Joao Costa. Il recupero è di quattro minuti e Koopmeiners si divora il 3-1 a porta quasi sguarnita. Il risultato non cambia più. L’Atalanta vince lo scontro diretto e si avvicina nel modo migliore alla finale di Coppa Italia contro la Juventus del 15 maggio. Per la Roma l’eliminazione dall’Europa per mano del Leverkusen da stasera fa più male.