Tris del Napoli a Bergamo e gran prova di forza in chiave scudetto. Superato il periodo di appannamento di dicembre, nei primi tre mesi del nuovo anno la squadra di Spalletti ha messo in fila una serie di vittorie che fanno sì che stasera, e almeno per oltre ventiquattro ore, sia agganciata la testa della classifica in coabitazione col Milan, che ha inflitto l’unica sconfitta nell’anno nuovo agli azzurri e che potrebbe costare caro.
Ma per il popolo napoletano è tempo di focalizzarsi sul presente. E il presente dice che con la vittoria in casa dell’Atalanta si può sognare senza se e senza ma di vincere uno scudetto sfumato quattro anni fa e oggi di nuovo vicino. Smaltita la delusione con la Nazionale, Insigne torna a brillare con il club che lascerà a giugno e segna su rigore il vantaggio ospite, per poi con un assist geniale su punizione servire a Politano, strepitoso nell’inserirsi e impattare alla grande su uno schema eccezionale, il pallone del raddoppio.
A quel punto, la partita sembra davvero in discesa per Spalletti e la sua squadra gestisce senza troppi patemi, salvo però intorno all’ora di gioco subire improvvisamente il gol dell’1-2 con Marten De Roon e il suo colpo di testa. La Dea preme ma inevitabilmente si sbilancia, oltre a mancare in fase offensiva nell’ultima stoccata (e in tal senso il rientro imminente di Zapata è grasso che cola), e così Elmas, macedone che a Palermo non c’era dieci giorni fa, chiude definitivamente i giochi.
Cosa vuol dire questo 1-3? Come detto, che il Napoli è pienamente in corsa per lo scudetto e sembra averne forse di più delle concorrenti a livello psicofisico in questa fase, anche se sono tre i punti di ritardo nei confronti del Milan a parità di partite e l’Inter ha pur sempre una partita da recuperare. In attesa di Juventus-Inter, l’Atalanta può tranquillamente già dirsi fuori dalla lotta per il quarto posto e per giocare la Champions dovrà vincere l’Europa League, che a questo punto è il vero e unico obiettivo stagionale.
