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Due lampi nella notte di Madrid: Diego Milito, uno che tornò in Italia al Genoa con un foglio di carta lanciato sopra la porta al gong del calciomercato. Questione di centimetri. E di attimi. Molti di meno rispetto a quelli che gli sono serviti per farsi beffe due volte del povero Demichelis. Ma che fa oggi Diego Milito? Scopriamo la nuova vita dei protagonisti di quella notte magica di Madrid a dieci anni esatti dalla vittoria della Champions League 2009/2010 che ha consacrato l’Inter come la prima e per ora unica squadra italiana a conquistare il Triplete.
Julio Cesar
Miglior portiere della Champions League 2009/2010. E ci mancherebbe altro. La sua parata su Lionel Messi resta nell’immaginario collettivo. E oggi? Dopo aver lasciato il Flamengo nel 2018, il portierone brasiliano studia da procuratore. E chi meglio di lui per scoprire i nuovi talenti tra i pali del domani?
Lucio
Uno dei difensori più completi che si siano mai visti. Velocissimo sul lungo, forte fisicamente, bravo ad impostare. E pensare che all’Inter arrivò a prezzo di saldo. E oggi? Il futuro è tutto da scrivere. Ha lasciato il calcio da poco meno di un anno. L’ultima avventura con la maglia del Brasiliense.
Walter Samuel
The Wall è anche tra i difensori più titolati di tutti i tempi. Ha lasciato il calcio da quattro anni dopo aver giocato con la maglia del Basilea. Oggi è uno dei collaboratori tecnici della Nazionale argentina. Insomma, la strada è tracciata: Samuel con tutta probabilità sarà allenatore. Ma per ora spazio alla gavetta.
Maicon
Ebbene sì, Maicon Douglas Sisenando non ha ancora annunciato l’addio al calcio. Anche se è probabile che l’emergenza coronavirus lo abbia scoraggiato. L’ultima avventura nel 2019 con la maglia del Criciuma. Ma se si presentasse un’opportunità interessante, noi non siamo ancora stanchi delle sue progressioni sulla fascia.
Christian Chivu
Assieme a Zanetti, è un altro di quelli che ancora oggi veste nerazzurro. Il difensore centrale, all’occorrenza terzino come in quella storica finale, oggi allena l’U17 dell’Inter.
Esteban Cambiasso
Fiuto del gol, tecnica, tempi di inserimento, senso di posizione. Difficile trovargli difetti da calciatore. Ed è difficile anche farlo da opinionista televisivo. Da diversi anni si sta facendo apprezzare infatti negli studi di Sky Sport.
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Javier Zanetti
Senza troppe presentazioni. Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter. E’ il suo posto, come è giusto che sia. E se Maldini dovesse lasciare il Milan nel prossimo futuro (e a meno di clamorosi ritorni di Totti e Del Piero), sarebbe l’unico delle grandi quattro bandiere degli ultimi vent’anni ad essere ancora tesserato per il rispettivo club. E ironia della sorte: anche l’unico a non essere cresciuto al suo interno. Ma non solo: è membro del Comitato Organizzatore delle competizioni FIFA.
Wesley Sneijder
Il 12 agosto del 2019 ha annunciato l’addio al calcio. Non prima di aver giocato anche in Qatar con l’Al Gharafa. E ora dovrà decidere cosa fare. Tutto il calcio si augura che da allenatore o da dirigente sia abile come sui calci piazzati e tra le linee.
Goran Pandev
Vecchio a chi? A 37 anni suonati il macedone continua a macinare gol con la maglia del Genoa. Prima dello stop della stagione per l’emergenza sanitaria, Pandev era a quota sette gol. Doppia cifra perché no?
Samuel Eto’o
Sedici gol in 48 presenze in quella stagione leggendaria. E il suo contributo in tutte le competizioni fu incredibile. Dopo una brevissima esperienza da allenatore con l’Antalyaspor, è diventato collaboratore insieme a Drogba della Caf, la confederazione calcistica africana. Scrivania o panchina? Per ora la prima.
Diego Milito
L’eroe di quella notte firmò due delle trenta reti di quella stagione. Le più importanti. Oggi è tornato a casa, al Racing Club dove ha assunto la carica di direttore sportivo. Ma se in futuro l’Inter dovesse chiamare, probabilmente non ci penserebbe più di mezzo secondo.
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