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Storie di ex e scherzi del destino. Da Nicolò Zaniolo fermo per infortunio nella sfida alla squadra che più lo ha cercato, passando per Paulo Dybala, pronto al ritorno all’Allianz Stadium. Senza dimenticare il futuro sospeso di Francesco Acerbi, attore non protagonista di un Lazio-Inter che può essere l’asse del suo prossimo trasferimento. E un Fiorentina-Napoli con tanti volti nuovi, a partire da Giovanni Simeone che questa sfida la decise in campo (e non in albergo) qualche anno fa indossando l’altra maglia. Lo spettacolo della terza giornata di Serie A ruota attorno a questi tre big match. La Lazio sfida il suo passato. Simone Inzaghi è l’allenatore che nell’era dei tre punti a vittoria conta più panchine con la Lazio (197) ed è anche l’unico ad aver superato i 100 successi in biancoceleste (108). Maurizio Sarri lo sa bene, in conferenza stampa ha ribadito di non “voler cancellare il ricordo di Inzaghi”. Si rivedrà Pedro dal 1′ mentre Luis Alberto sembra destinato ad una nuova panchina. Per Inzaghi scelte fatte, il tecnico piacentino non dovrebbe fare modifiche nonostante il ‘suggerimento’ di Sarri di impiegare Gagliardini in marcatura su Milinkovic-Savic. L’Inter è la vittima preferita di Sergej Milinkovic-Savic in Serie A: cinque gol nelle ultime sette sfide. Si riproporrà il duello tra Lukaku e Romagnoli, sempre vinto dal belga ma il numero 13 vuole dimostrare di essere pronto per il salto di qualità .
Un salto che cerca anche la Roma di Mourinho che nella scorsa stagione non ha battuto neanche una volta Juventus, Milan e Inter. Ora c’è l’esame Juve dopo le vittorie di misura su Salernitana e Cremonese. Fuori Wijnaldum. Fuori Zaniolo. Spazio alla diga Matic-Cristante con Pellegrini e Dybala alle spalle di Abraham. Tutti gli occhi sulla Joya. Previsti applausi per il miglior marcatore (68) all’Allianz Stadium, considerando tutte le competizioni e il 10° miglior realizzatore nella storia della Juventus in Serie A. Senza Pogba, la Juve ritrova Bonucci e Szczesny, due che in passato questa sfida l’hanno decisa nei minuti di recupero. Prova del nove per il Napoli. Di fronte c’è una Fiorentina forse stanca dalle fatiche di Conference. Khvicha Kvaratskhelia può segnare nella terza sfida consecutiva dal suo esordio come solo Callejon ha fatto con la maglia azzurra nell’era dei tre punti. Inutile negarlo. L’inizio di stagione porta il volto del georgiano che formerà il tridente con Osimhen e Lozano. Niente cambi per ora. Spalletti tiene in panchina Raspadori, Simeone e anche Ndombele, reduce da un gran debutto nel test amichevole in settimana con la Juve Stabia. Occhio però alla Fiorentina che nel 2022 ha mantenuto sette volte la porta inviolata in casa, su 11 partite. A scardinare la retroguardia ci penserà il nuovo Napoli, tutto da scoprire. La rivoluzione passa da Firenze.
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