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E’ una Juventus quasi perfetta quella vista contro la Lazio, ma soprattutto storica, visto che dopo oltre tre anni torna in vetta da sola alla classifica. Sarà soltanto per poche ore, visto che potrà essere scavalcata da una tra Inter e Milan oppure agguantata da entrambe ed eventualmente dal Lecce, ma è un bel vedere per chi viene da una serie di quarti posti, l’ultimo con arretramento fino all’ottavo per via delle penalità di Figc e Uefa per le varie questioni aperte nei tribunali. Altre se ne sono aperte nel frattempo, ma sul campo la squadra di Allegri ha trovato la quadra: propositiva, votata all’attacco, poca gestione e una coppia offensiva che ora si trova a meraviglia: Chiesa segna un gran bel gol, una doppietta è invece l’enorme bottino di Vlahovic, e i bianconeri – lo dimostra anche la classifica, per quello che vale ora – tornano a sentirsi una grande, mentre i biancocelesti di Sarri vanificano Napoli e restano indietrissimo in classifica, trovando un’altra delusione a Torino.
Il caso della positività di Pogba sembra non aver intaccato l’umore della squadra di Allegri, che parte in quarta e trova ben presto il vantaggio. È solo il 10′ quando Locatelli mette in mezzo un assist d’oro che Vlahovic manda in rete da vero bomber per l’1-0 bianconero. In un continuo crescendo, la Juve va due volte vicino al bis prima con Kostic (salvifica la parata di Provedel) poi ancora con Vlahovic. Dopo l’iniziale difficoltà , la Lazio tira fuori la testa: la conclusione di Kamada, il migliore dei suoi, costringe Szczesny a mandare sopra la traversa. I biancocelesti ricamano anche una buona fase offensiva, ma manca la cattiveria davanti la porta che invece dimostrano i padroni di casa. Puniscono, infatti, con il raddoppio al 26′ grazie al sinistro rabbioso di Chiesa sul secondo palo. Preme la Juve anche in avvio di ripresa, il risultato sarebbe più vantaggioso se non fosse per i miracolo di Provedel, che salva sulle due grandi occasioni di Rabiot. Ma improvvisamente la squadra di Allegri rimette i biancocelesti in partita: Bremer pasticcia, Locatelli non ci arriva e Luis Alberto fa partire il destro a giro che fulmina Szczesny. Sembra un copione già visto, invece c’è più maturità dei bianconeri, che anziché arroccarsi si ripropongono con intelligenza e trovano il 3-1 a stretto giro di posta grazie a una magia di Vlahovic, che mette giù e fa partire il tiro preciso e violento, esultando in omaggio a Toni. Ed è sipario, vittoria meritata e Lazio ferma a tre punti. Vlahovic e Chiesa potrebbero essersi presi, per davvero, la Juve.
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