Serie A

Totti: “Io e la Roma ci ritroveremo. Pallotta ha commesso degli errori”

L'addio di Francesco Totti all'Olimpico - Foto Antonio Fraioli

“Non brucio dall’esigenza di cambiare, ho trovato un’altra cosa che mi appassiona. Messa in chiaro la premessa, è naturale pensare che prima o poi io e la Roma ci ritroveremo. Ma i tempi non li detto io, e soprattutto non aspetto che succeda seduto a far niente sul divano di casa”. Queste le parole di Francesco Totti in un’intervista rilasciata ai microfoni de “La Repubblica”. L’ex capitano della Roma parla di una concreta possibilità di tornare a ricoprire un ruolo nel club giallorosso in futuro. “Quando tornerò alla Roma? Non è la domanda giusta. Troppo diretta, questa è una storia di sfumature. Se lei mi chiede quando incontrerò la famiglia Friedkin le rispondo: quando mi inviteranno a prendere un caffè, e sinceramente penso che succederà. Ma al momento non c’è stato alcun contatto“.

Dan Friedkin ha capito in fretta la cosa fondamentale: a Roma la proprietà dev’essere fisicamente presente, e l’annuncio che il figlio Ryan verrà a vivere qui va nella giusta direzione – ha aggiunto Totti -. Pallotta ha commesso degli errori perché decideva in base a notizie riportate. Il proprietario deve viverle in diretta”.

La leggenda giallorossa ha poi commentato l’arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus: Quella dei campioni del mondo che vanno ad allenare è una tendenza nata dal successo di Zidane – ha detto -. Quando parla un allenatore che è stato un campione, lo spogliatoio ascolta perché lo rispetta. Naturalmente deve esserci una capacità tecnica, se il campione è un bluff viene scoperto e finisce tutto. Però il rispetto per il tuo passato ti garantisce un po’ di tempo in più, e Gattuso per esempio l’ha sfruttato benissimo. Pirlo? È una persona d’oro, spero sinceramente che ce la faccia e devo dire che la Juve difficilmente sbaglia una scelta. Ma non mi aspettavo un passo così deciso, non è normale che un debuttante riceva un incarico gravato da simili aspettative. Andrea dovrà essere Pirlo, vale a dire un fuoriclasse, anche in panchina. E da subito“.

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