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“Nel primo tempo è stata una partita difficile, tosta, equilibrata. Ci venivano addosso fisicamente, poi hanno roba da proporre. Sul gol abbiamo fatto un bel recupero palla, c’è stata una tripla pressione di Insigne, partito da sinistra e arrivato a destra, che ha costretto a giocare in condizioni non facili l’avversario. Siamo stati bravi a conquistare palla, poi Fabian ha la mazza da golf quando riesce a piazzarla. A volte sembra che le sue gambe vadano più piano ma con il pensiero e con il piede è tre volte avanti”. E’ l’analisi del tecnico del Napoli Luciano Spalletti che commenta così la partita vinta dagli azzurri in casa del Torino. Ai microfoni di Dazn l’allenatore dei partenopei spiega il motivo della mancata conferenza stampa della vigilia (“volevo dar merito ai miei 7 collaboratori) e quando gli viene chiesto del futuro risponde piccato: “Da qui al prossimo anno c’è da finire questo campionato, c’è da farsi trovare pronti. Il futuro per noi è il prossimo allenamento. Visto che si gioca domenica ci alleniamo martedì. Purtroppo qui interessa solamente se si vince il campionato, facciamo lavorare questi giocatori seriamente e diamo i meriti al lavoro che hanno fatto” afferma Spalletti il quale poi spiega perché, soprattutto nel corso del primo tempo, urlava a Koulibaly e Rrhamani di salire in fase di costruzione del possesso.
“In quel caso lì, siccome non andavano ad attaccare Ospina, i centrali si devono alzare e l’idea è quella di dare ancora più campo al portiere. E’ lo sbocco di questo calcio moderno quando ti vengono a prendere uomo contro uomo in tutto il campo e diventa difficile, sono abituati a fare corse a perdifiato. Noi in questo calcio qui abbiamo ancora da migliorare qualcosa, da acchiappare qualcosa”. Infine Spalletti “consola” Insigne dopo l’errore dal dischetto. “Si è preso una responsabilità che altri non si sarebbero presi – dice Spalletti -. Per la difficolta che gli dà questo momento qui (con l’imminente addio al Napoli ndr) deve vivere serenamente. Per noi non è facile, si perde un giocatore del suo livello. Lui ha dimostrato il valore di calciatore e uomo. Può girare sempre a testa alta, ha fatto un pezzo di carriera in Italia, è un calciatore leale e qualitativo. Tutti abbiamo goduto delle sue qualità e delle sue giocate”.
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