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“Dobbiamo continuare a mettere in campo la nostra mentalità. Se uno pensa di dare una mentalità provinciale, perdi la qualità e non va bene. Domani affronteremo una squadra completamente diversa rispetto al recente passato. Sarà una partita molto delicata. Non siamo poi così lontani dalla zona calda e non mi fido. Voglio prestazioni, prestazioni e prestazioni. Se diamo continuità ai risultati potremo anche pensare con sicurezze in più rispetto a certe giocate”. Così Cesare Prandelli alla vigilia di Torino-Fiorentina, match che apre il girone di ritorno di Serie A e che costituisce un vero e proprio spareggio salvezza già alla ventesima giornata: “Zaza ha ritrovato una condizione importante oltre al consueto pericolo che rappresenta Belotti. E’ una squadra molto fisica, che verticalizza e non ti fa ripartire. Noi dovremo trovare i tempi di aggressione e di uscita. Così potremo metterli in difficoltà”, spiega l’allenatore lombardo nel presentare gli avversari.
E per quanto riguarda il suo futuro sulla panchina viola: “E’ normale che ci siano pensieri pessimistici ma le scelte sono state dettate da una programmazione e si inizia a pensare al futuro. Il mio futuro? Non sarò mai un problema per la Fiorentina. Darò sempre la mia disponibilità a 360° e poi le scelte le farà la società”. Il tecnico dei toscani affronta anche il tema dei due innesti arrivati di recente, Kokorin e Malcuit: “Sono due giocatori che hanno bisogno di trovare la condizione senza pressioni. Ci aiuteranno molto perché hanno potenza e mentalità. Sono giocatori che nella scelta abbiamo avuto anche una certa programmazione. Kokorin? Prima di tutto ha bisogno di trovare una condizione importante. Poi nel momento in cui ci sarà, valuteremo. Sono sempre pronto a dei cambiamenti. Malcuit ha questa capacità di ribaltare le azioni con ottima corsa e con la ricerca dell’uno contro uno in fondo al campo. Spero possa aiutare la squadra in questo senso”.
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