“Red Bull? Li ho incontrati il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato, ma da allora non li ho più incontrati: e per quanto riguarda Pif (fondo sovrano dell’Arabia saudita Public Investment Fund, ndr) non li conosco neppure e non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate. C’è forse la volontà di diffondere qualche notizia falsa per destabilizzare l’ambiente, ma non ci curiamo di queste cose“. Sono queste e parole di Urbano Cairo, presidente del Torino, che ai microfoni di Radio Sportiva parla delle voci di cessione del club. “Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita e ho versato 10 milioni di euro per partire con il Torino che era in procinto di fallire: mi sono gettato nella mischia, spinto anche da mia madre che era una grandissima tifosa, e per me è passione, emozione, voglia di far bene, far qualcosa di positivo per una squadra a cui sono legato”. Il Torino ha collezionato otto sconfitte nel corso delle ultime dieci partite: “Siamo partiti bene, ma l’infortunio di Zapata ci ha penalizzato, dobbiamo dimenticare questo episodio e dobbiamo pensare a riprendere il cammino, il calendario è stato un po’ più complesso, ma sicuramente c’è voglia di far bene. Vanoli è sul pezzo, la squadra è con lui: piena fiducia da parte mia e appoggio per un mister bravo. C’è la volontà di intervenire a gennaio per mettergli a disposizione qualche giocatore in più. E Ricci resta sicuramente”.
Torino, Cairo: “Red Bull e Pif? Tutto inventato, non vendo il club”
Urbano Cairo - Foto Silvia Colombo/IPA Sport