Il presidente del Torino Urbano Cairo ha replicato alle contestazioni avvenute oggi in occasione del 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino: “I fischi a Superga? Sono stato contentissimo di esser andato a Superga come tutti gli anni, è un momento anche di preghiera e di grande raccoglimento perché è un momento molto importante e toccante. Oggi è stata una giornata molto bella, con tanta positività. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce“. L’imprenditore ha poi aggiunto: “In verità andando alla lapide tantissima gente mi ha detto ‘presidente non mollare, tieni duro’. C’è stato qualche momento di contestazione, ma perché ci sono alcuni che influenzano tutti gli altri“. Sul Toro poi Cairo ha concluso: “È vero che l’obiettivo era quello di fare meglio e andare in Europa, peraltro mancano ancora tre partite quindi vedremo come andrà. Da quando ho riportato il Toro in Serie A nel 2012 siamo stati sette volte nella parte sinistra della classifica, questa forse potrebbe essere l’ottava, ed era quello che mi chiedevano i tifosi allora. Ora mi rendo conto che l’appetito vien mangiando, per me in particolare perché sono ambizioso e non mi basta il decimo posto o i settimi che abbiamo fatto. Ma oggi siamo reduci da tre annate tutto sommato normali“.