“Il calcio italiano oggi ha un debito di 5,7 miliardi di euro, 900 milioni solo nell’ultimo anno. La situazione è molto delicata: il calcio ha dato contributi importanti alla collettività senza ricevere nulla“. Sono queste le parole del presidente Torino Fc e Rcs MediaGroup, Urbano Cairo, intervenendo agli “Stati generali del calcio italiano“, al Festival dello sport di Trento. “Dopo la pandemia la situazione è peggiorata notevolmente per la chiusura degli stadi, la riduzione degli investimenti degli sponsor, il market trading dei calciatore è calato. La situazione generale va riformata: i costi sono cresciuti in maniera incredibile. Ora si può discutere di nuovi stadi e investimenti, ma la prima regola forte è quella di contenere i costi“, ha specificato Cairo. “Basterebbe che al calcio venisse dato ciò che gli spetta: c’è un decreto crescita che vale per tutti perché no per il calcio? C’è un decreto dignità , perché non dare qualcosa anche al sistema calcio? Non si chiedono aiuti in più rispetto agli altri, ma cose che gli spettano. Il calcio alimenta la passione e le emozioni di più della metà degli italiani. Credo che quindi vada aiutato nei momenti di difficoltà , come è stato nella pandemia“, ha concluso.