Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino: “Nonostante la sconfitta contro la Fiorentina, non abbiamo perso la strada. Bisogna allenarsi e dimostrare la crescita soprattutto dopo aver perso. Domani affrontiamo una nostra concorrente, ma sono fiducioso. Dovremo essere bravi ad approfittare dei loro errori. Togliendo le prime 7, non sono molte le squadre che possono ambire all’Europa. Credo che la Fiorentina abbia la rosa migliore; poi allo stesso livello ci sono Bologna, Torino e Sassuolo“.
L’allenatore ha poi parlato dei singoli: “Arnautovic si è allenato in gruppo. Lui è certo di farcela, ma non so quanti minuti abbia nelle gambe. Se sta bene scenderà in campo. Il suo paragone in prospettiva all’Atalanta (in un’intervista alla Gazzetta, ndr)? Noi siamo il Bologna e facciamo il nostro percorso. Siamo consapevoli che il percorso di crescita è lungo, faremo il possibile per migliorarci anno dopo anno. I presupposti sono buoni, ma non abbiamo fissato una data. Siamo concentrati esclusivamente sul presente. Santander non gioca per scelta tecnica. E’ un ragazzo che si comporta bene e si allena come deve, perciò non si tratta di nulla di personale. Stesso discorso per Van Hooijdonk. Ancora non so chi sostituirà Dominguez. Ho tre soluzioni a centrocampo, vale a dire Vignato, Viola o Medel. Ci devo pensare“.
“Bologna è una bellissima piazza. Sarebbe bello ripercorrere le orme dell’Atalanta, ma non voglio che il Bologna diventi l’Atalanta. Io ho ancora un anno di contratto qui. Non so quanto ancora resterò, ma posso dire che sto benissimo – ha proseguito Mihajlovic, prima di tornare sulla sua esperienza al Torino – Non sono stato cacciato per aver perso il derby, ma per delle divergenze con Cairo sulle questioni di mercato. Tuttavia sono stato bene, non a caso dopo il mio esonero 15 giocatori sono venuti a salutarmi in albergo alle 3 del mattino“.
Infine un pensiero su Massimo Ferrero e Patrick Zaki: “Ferrero? Mi dispiace molto. Gli sono vicino e spero di andare a trovarlo se possibile. Non dimentico che, durante il periodo della malattia, è venuto a trovarmi diverse volte in ospedale. Zaki? Abbiamo invitato Patrick allo stadio e a Casteldebole. Sono contento che sia stato liberato“.