[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Non vedo nessuna persona per la strada, è tutto vuoto e adesso il calcio non conta più, è passato in secondo piano. Le cose più importanti ora sono la vita, le persone e coloro che rischiano la propria vita per salvare quella degli altri“. Queste le parole di Alejandro Berenguer, giocatore spagnolo del Torino, ai microfoni di ‘El Mundo’ sul momento vissuto in Italia a causa dell’emergenza coronavirus.
C’è spazio per un retroscena sul suo passaggio al Torino: “Un giorno ero a casa e mi chiamò Sirigu, con il quale avevo giocato all’Osasuna, e mi disse che sarebbe andato al Toro. Provò a convincermi ad andare al Toro insieme a lui, disse che c’erano brave persone. E aveva pienamente ragione“. Poi la conclusione: “Ogni giorno faccio un’ora e mezza di lavoro e questo aiuta a passare il tempo. Un giorno alla settimana facciamo una videochiamata e ci alleniamo tutti insieme con la squadra, è molto bello. La compagnia mi fa bene, fossi stato da solo in questi giorni mi sarei strappato i capelli. Speriamo di poter tornare alla normalità il prima possibile”.
[the_ad id=”248876″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]