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“Abbiamo disputato un’ottima gara contro un avversario forte, gli unici a battere la Juventus, con un grande allenatore. Le prossime partite sono il vero esame di maturità, se siamo cresciuti devono dimostrarlo ora perché questi appuntamenti spostano i campionati”. Sono queste le parole di Walter Mazzarri dopo la vittoria per 2-0 del Torino sull’Atalanta che ha permesso di agganciare i nerazzurri al sesto posto. Il calendario sorride ai granata che hanno sulla carta un cammino più abbordabile (Chievo, Frosinone e Bologna) ma Mazzarri non vuole cali di concentrazione: “ Mi sono arrabbiato per alcune ingenuità nei primi minuti di gara che a volte si possono pagare, nel secondo siamo stati quasi perfetti – ha proseguito ai microfoni di Sky Sport il tecnico del Torino, soddisfatto anche del proprio attacco – Mi preoccuperei se non creassimo palle gol, anche con l’Udinese ne abbiamo avuto diverse. Lo dice anche Ancelotti per il suo Napoli, alla lunga chi semina raccoglie e i momenti negativi passano”.
I granata hanno mantenuto la porta inviolata per la quinta partita consecutiva ma l’allenatore minimizza il concetto della fase difensiva: “Sono stanco di sentirne parlare, serve solo equilibrio: chi fa il filosofo e gioca all’attacco non credo sia contento di subire quattro gol in quindici minuti. A volte quando sento parlare certi ‘tromboni’ mi viene da ridere, facciano meno i filosofi”. Infine il ricordo di Emiliano Mondonico prima del calcio d’inizio: “Manca a tutti, era un grande allenatore e una persona squisita. È stato un momento commovente”, riferendosi alla maglia regalata da Cairo alla figlia dell’ex granata.