“Il Torino è una squadra forte, è costruita per l’Europa. Sarà uno scontro di livello, dobbiamo concentrarci su questa gara. Non sta vivendo una stagione che rispecchia le loro aspettative, ma andremo a giocare una partita importante. A noi serve ritrovare l’energia e la concentrazione finalizzato al risultato, non possiamo cadere in presunzioni”. Gian Piero Gasperini presenta così la sfida di sabato sera contro il Torino per un’Atalanta reduce dallo scivolone interno contro la Spal. Il tecnico degli orobici, però, non è preoccupato: “Non è stato un inciampo, nell’arco del campionato capita. Dopo la partita con l’Inter c’è stato un po’ di calo, più nervoso che fisico. Con la SPAL ha pesato molto, anche per come si era messa la partita. Non siamo stati capaci di vincere una gara che si era messa bene, ora bisogna ripartire. Tutte sono dentro ai propri obiettivi, sono coinvolte diverse squadre nel giro di pochissimi punti. Il girone di ritorno sarà una battaglia. Il campionato entra in una fase equilibrata, credo che la cosa migliore sia concentrarsi su ogni gara e non guardare gli obiettivi”.
Sulle condizioni di alcuni giocatori: “Gomez sta bene e ha recuperato così come Zapata, Castagne ancora non si è allenato. È una gran perdita, ha subito l’intervento ad agosto e si è trascinato qualche acciacco, anche se poi ha giocato tante partite. Speriamo che possa rientrare al più presto”. Infine un’analisi del mercato che fin qui ha portato a Bergamo Caldara e Czyborra, a fronte di tre o quattro cessioni non particolarmente dolorose: “In questo momento è arrivato Caldara. Vedremo Czyborra. Sono andati via Barrow, Ibanez e probabilmente Arana. Forse andrà via anche Masiello, vedremo oggi se la trattativa andrà a buon fine. La squadra è rimasta quella a parte l’arrivo di Caldara. I giocatori importanti non sono sul mercato, adesso la società sceglierà come sostituire i partenti, lo sta facendo con acquisti di prospettiva”.
