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E alla fine arriva Tonali. Il Milan supera in qualche modo anche l’ostacolo Lazio e a questo punto può trarre ulteriori energie da una vittoria al cardiopalma che tiene vivissime le speranze scudetto. L’1-2 dell’Olimpico è un risultato estremamente cercato e voluto, non frutto del caso (degli errori di Marusic e Acerbi, questo sì), ma di tanta caparbietà . L’Inter che ieri aveva asfaltato la Roma, il derby perso in settimana: c’erano due macigni a livello psicologico, se n’era aggiunto un terzo col gol subito dalla tassa Immobile dopo appena tre minuti.
Ma la forza di un gruppo che Pioli rivendica come forte e un po’ sottovalutato sta tutta nella capacità di restare sempre attaccata al risultato, di non sbandare mai. Giroud la riacciuffa, poi sembra tutto ormai scritto per un pareggio che sarebbe stato inutile per entrambe, quindi il gol in extremis che cambia ancora una volta la psicologia di questa lotta scudetto ormai ristretta alle due milanesi dopo la debacle del Napoli a Empoli. E’ Milan contro Inter, i primi in testa con quattro partite da giocare, i secondi a inseguire con due punti di ritardo ma una partita in più da disputare. E la sensazione è che fino all’ultima giornata tutto potrà essere assolutamente in sospeso.
In casa Lazio ancora una volta una brutta gatta da pelare per Sarri, che continua a dire di trovarsi bene in questo ambiente, ma che deve fare i conti con continue situazioni avverse. A cominciare dalla protesta dei tifosi di inizio settimana con curva praticamente vuota per il caro biglietti di Lotito, passando per la febbre che ha tenuto fuori mezza squadra nei giorni in cui si preparava la partita, finendo col gol preso nel recupero, il caso della risata di Acerbi che viene poi quasi aggredito da un Marusic furioso. E il rischio di non giocare in Europa League il prossimo anno è concreto.
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