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Damiano Tommasi ha rilasciato significative dichiarazioni ai microfoni di Rainews, toccando vari tempi ampiamente discussi in un periodo durante il quale il calcio sembra essere al centro di un vero caos. Di seguito l’esordio del rappresentante dell’Associazione Italiana Calciatori: “Il Protocollo di sicurezza? Ci siamo ritrovati per analizzarlo e capire quali sono le novità. Ci sono delle criticità che hanno evidenziato i club, speriamo di trovare un modo per superarle in modo da poter ripartire. Sicuramente non avere una data certa per l’inizio della stagione genera incertezza, vorremmo avere più dati ed indicazioni. Il ritiro, vista la gestione dei casi di positività che rischia di bloccare un’intera squadra, è uno dei punti in sospeso. È un grande punto interrogativo, una positività potrebbe interrompere sul più bello il percorso. Bisogna capire cosa fare in caso di una singola positività“.
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In seguito il presidente dell’AIC ha commentato le situazioni relative ad una possibile ripartenza a metà giugno e agli stipendi dei calciatori: “Speriamo di avere una data certa. Da una data certa si può costruire un percorso fatto di controlli, test e modalità di allenamento. Quella del 13 giugno è un’ipotesi, speriamo di poter avere una data certa al più presto. Stipendi? La ripresa riguarderebbe solo la serie A, le altre categorie non hanno le possibilità di attuare il protocollo. Il problema dei tanti atleti che vivono di calcio è un problema che dobbiamo affrontare al più presto. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere anche la cassa integrazione per i professionisti sotto un determinato reddito“.
In chiusura l’ex calciatore della Roma ha rivolto un messaggio di speranza a tutti gli appassionati: “Servirà tanta pazienza, io sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa pausa forzata darà l’entusiasmo per tornare a vedere le partite dal vivo, ma servirà ancora tanta pazienza, È una cosa triste, in qualsiasi emergenza bisogna fare un passo alla volta per non mandare in fumo quello che è stato fatto in precedenza“.
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