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“Provate a togliere 5 titolari al Milan e vediamo se vanno in difficoltà”. Lo stralcio di una conversazione con Sconcerti sul Corriere della Sera di Massimiliano Allegri oggi appare come un invito a far parlare i fatti. La Juventus sfida un Milan incerottato, con Maignan, Kjaer, Calabria, Florenzi, Saelemaekers, Messias fuori. Recupera Theo Hernandez, ma non è al meglio. Tradotto: a San Siro la Juventus stavolta si gioca tanto, il suo allenatore forse tutto. Le vittorie contro Bologna e Maccabi hanno dato fiducia, ma è il momento di far parlare in campo e di risolvere il mal di trasferta. La Juventus ha ottenuto due pareggi e una sconfitta nelle tre gare lontano dall’Allianz Stadium di questo campionato e solamente nel 1993/94 è rimasta a secco di successi fuori casa nelle prime quattro giornate esterne. Al Meazza servirà il miglior Dusan Vlahovic, mai in gol alla Scala del Calcio e con tre ko in tre presenze. La Juventus si affida al suo bomber, ma anche ad Arek Milik che sta vivendo uno dei migliori momenti in carriera. La Juventus dovrebbe proporre un 4-4-2 con Cuadrado e Kostic sulle fasce. Contro la Bologna si sono visti miglioramenti sul piano della produzione offensiva: sei i tiri in porta, a fronte dei miseri venticinque divisi nelle precedenti sette partite. Troppo poca la media di 3.6 per i bianconeri che vogliono cambiare passo in un big match.
Di fronte c’è un Milan che ha bisogno di certezze dopo la sconfitta col Chelsea. Al momento Charles De Ketelaere sembra ancora lontano dall’essere un titolare inamovibile dei rossoneri, ma in carriera Stefano Pioli ha dimostrato di saper aspettare i giovani. Lo ha fatto con Rafa Leao, che oggi è il giocatore con più partecipazione a gol segnati nel 2022 in Serie A: 11 reti e 11 assist. De Ketelaere può essere il Leao di domani, ma il Milan ha bisogno di risposte urgenti nel presente. Assenti Messias e Saelemaekers, con Krunic che si scalda nuovamente sulla destra. Torna Theo Hernandez con Dest sull’altro lato. Quello dell’ex Real Madrid è il ritorno più prezioso per la caccia alla vetta, occupata da Napoli e Atalanta. Gasperini contro l’Udinese stacca quota 300 panchine in carriera con i bergamaschi, Spalletti contro la Cremonese cerca la tredicesima gara da imbattuto.
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