Serie A

Tocca a Matias Soulè, dal 1′ senza l’amico Dybala: Juric cerca segnali contro il Venezia

Matias Soule
Matias Soule - Foto AllShotLive / IPA SIPA USA

Zero gol, zero assist, un sorriso da ritrovare al più presto. Matias Soulè non è ancora riuscito ad incidere con la Roma, dopo essere stato protagonista del mercato del club giallorosso che per lui ha versato nelle casse della Juventus 25,6 milioni di euro più 4 di bonus. Oggi alle 15:00 contro il Venezia, sarà titolare senza l’amico Dybala, come accaduto a Cagliari lo scorso agosto, quando Paulo sembrava essere destinato ad accettare la ricchissima offerta saudita. Dybala è rimasto a Roma e l’utilizzo di Soulè è cambiato. Le prove di convivenza non hanno dato risultati contro l’Empoli e a Torino contro la Juventus è stato l’ex Frosinone a spuntarla dal 1′. Da quel momento però sia De Rossi a Genova, sia Juric contro Udinese e Athletic lo hanno lasciato in panchina. Dopo un buon precampionato, ci si aspettava di più. Ma il tempo è dalla sua parte e la presenza di Dybala gli toglie pressione. C’è voglia però di sbloccarsi e di far pesare meno i palloni giocabili. “Lo vedo più come trequartista – ha detto Ivan Juric di lui -. Poi si può allargare e fare anche tutta fascia. Penso che per lui è stato un grande salto. Questa è la mia sensazione un ragazzo molto serio che lavora e avrà le sue occasioni”. Al classe 2003, Juric chiede spunti offensivi, ma anche sacrificio difensivo e disponibilità nella pressione. I giallorossi sono la squadra più efficace nei recuperi offensivi (47) in Serie A e il tecnico croato vuole insistere su questo aspetto del gioco, cercando di aggiungere più continuità nei novanta minuti. Contro il Genoa e contro l’Athletic Bilbao, la Roma è durata un tempo dopo un’ottima frazione. Soulè ha il passo per essere nel vivo del gioco per tutta la partita e la qualità per essere protagonista nell’ultimo terzo di campo. Contro il Cagliari è stato il giocatore con più passaggi completati sulla trequarti (17), mentre in Roma-Empoli solo Angelino (24) ne ha fatti registrare più di lui (19). Servono più dribbling e lucidità al tiro, ma le basi per emergere ci sono tutte. Ivan Juric è pronto a concedergli l’esame Venezia.

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