Serie A

Tifoso laziale al fronte per Israele, Lotito: “Mi sono commosso, lo inviterò allo stadio”

Caudio Lotito
Claudio Lotito, Lazio - Foto LiveMedia/Federico Proietti/DPPI

Si chiama Mayer Soliani, in questo momento è in Israele a combattere e in diretta ai microfoni Rai, parlando di ciò che più gli manca dell’Italia, non ha avuto dubbi su cosa rispondere: la Lazio. E il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha voluto inviargli un messaggio: ”L’ho visto e rivisto tante volte quel video –ha detto a notizie.com-, l’ho anche fatto vedere qui in Parlamento, certo che mi sono commosso, mi ha colpito, come può non colpirti un ragazzo così giovane che parte dall’Italia per andare a difendere la sua patria, Israele”.

”Non mi vergogno nel dire che mi sono emozionato, nel vedere quel giovane militare -ha aggiunto il numero uno del club biancoceleste-. Quando gli hanno chiesto se ha paura, lui dice di no col trasporto nel cuore, e tra le cose che gli mancano risponde che è la Lazio. Cos’altro si può aggiungere? Il ragazzo è di religione ebraica, l’ennesima conferma delle menzogne tirate in ballo da qualcuno che dice che la Lazio è antisemita e anti-quello o quell’altro, li vorrei vedere adesso che dicono. Anzi la Lazio è portavoce dei diritti umani, del rispetto dell’essere umano, della propria integrità totale, morale, economica, razziale e di qualsiasi natura. E’ stato bellissimo e appena rientra lo invito e lo voglio vicino a me”.

”Questa è un’ulteriore testimonianza assoluta, anche se non ce ne era bisogno, che la Lazio, oltre che dal suo presidente, nel proprio interno ha persone in gamba anche nelle istituzioni che coltivano determinati valori, come il presidente della Fondazione Shoah come consigliere d’amministrazione, il professor Gambino nominato nella commissione dei diritti umani a Strasburgo penso che più tutelati di così sui comportamenti per non parlare di tutto quello che è sempre stato fatto da noi e dalla gente”, ha concluso Lotito.

Il giovane ha manifestato tutto il suo amore per i colori biancocelesti e il suo video è diventato rapidamente virale sui social: “La Lazio per me è non dico tutto ma quasi, sono cresciuto all’Olimpico con mio padre, avevo l’abbonamento, ho un tatuaggio della Lazio e di Immobile sulla gamba. Tutti gli anni riesco ad andare allo stadio a vedere la mia Lazio e a godermela, è l’unica cosa che mi dà tranquillità e che mi stacca un po’ dalla realtà”.

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