Serie A

Thiago Motta e De Rossi, dalla 10 in azzurro alla panchina: Juve-Roma vale già tantissimo

Thiago Motta, Juventus
Thiago Motta, Juventus - Foto Alessio Marini / IPA Sport / IPA

Entrambi hanno indossato la maglia numero 10 in nazionale. Daniele De Rossi l’ha vestita nel 2007-2008 per un fatto “geopolitico” (sua definizione in riferimento all’eredità di Totti). Nel caso di Thiago Motta invece la spiegazione è molto più semplice: nel 2016 in azzurro nessuno aveva la sua qualità e intelligenza di gioco, anche se per più di qualcuno affidargli il numero che fu di Baggio e Totti era un’eresia. A prendere le difese del compagno fu Daniele De Rossi in conferenza stampa (“Sciacquatevi la bocca, nessuno la merita più di lui”) e alla vigilia di Roma-Juventus, big match che chiuderà la terza giornata di Serie A, l’attuale tecnico bianconero ha ricordato l’episodio: “Daniele non aveva bisogno di difendermi, ma lo ha fatto e io gli sarò riconoscente per sempre. Domani saremo avversari, ma gli auguro il meglio per il futuro”. All’Allianz Stadium le due squadre arrivano con uno stato d’animo differente. La Juventus è a punteggio pieno e ha segnato sei gol in due partite, tenendo sempre la porta inviolata e subendo un solo tiro (di Lazovic nel finale a Verona). L’asticella si alza e la Roma è chiamata a riscattare la bruttissima sconfitta casalinga contro l’Empoli che ha lasciato i giallorossi ad un solo punto in classifica, quello conquistato a Cagliari all’esordio stagionale.

L’ultimo giorno di mercato ha regalato a De Rossi i rinforzi richiesti, in attesa dell’arrivo di un difensore centrale (si parla di Hermoso). L’unico degli ultimi arrivati che sembra però destinato a scendere in campo dal 1′ è Alexis Saelemaekers. L’ex Milan conosce la lingua e il campionato. Di conseguenza è quello che ha bisogno di meno tempo per integrarsi nello spogliatoio. Discorso diverso per Manu Kone, centrocampista prelevato dal Borussia M’Gladbach, che potrebbe trovare spazio nella ripresa. Nella possibile difesa a tre spazio a Mancini, N’Dicka e Angelino. A destra Celik. I dubbi partono da centrocampo in su. Chi fa spazio a Saelemaekers? L’indiziato numero 1 è Soulè. Conferme per Paredes, Cristante e Pellegrini, mentre Dybala dovrebbe agire in attacco con Dovbyk, ancora a caccia del primo gol. Nessun dubbio invece per Thiago Motta. Spazio a Di Gregorio. Poi Savona, Gatti, Bremer, Cabal. Davanti Cambiaso, Yildiz, Mbangula a supporto di Vlahovic. Convocati i nuovi Nico Gonzalez, Sergio Conceiçao e Koopmeiners. Quello che ha più chance di minutaggio è l’ex Fiorentina. Panchina per Douglas Luiz. A centrocampo tocca a Fagioli-Locatelli. Un binomio che finora ha sfiorato la perfezione. Cervello e fisicità. Un po’ come una coppia ideale Thiago Motta-De Rossi.

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