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Marco Tardelli, nella sua rubrica su La Stampa, ha detto la sua sul campionato e in particolare sul rapporto tra giocatori e arbitri. In particolare, sottolinea un cambiamento in tale rapporto, che sfocia spesso in “litigi e discussioni che vanno oltre lo sport e i suoi valori“. Senza negare le colpe di giocatori e dirigenti (cita come esempio i comportamenti di Conte e Oriali), sottolinea che anche gli arbitri, da parte loro, dovrebbero comportarsi in maniera differente, in maniera più costruttiva. “Non è una sfida tra gli uni e gli altri, ma una gestione equilibrata delle partite che deve andare oltre al proprio ego”, sottolinea l’ex Campione del Mondo, che non manca di commentare la lite tra Ibrahimovic e Lukaku nel derby di Coppa Italia di martedì scorso: in quel caso, Valeri “non avrebbe dovuto minimizzare ma tirare fuori qualità, carattere, personalità e persuasione, che sono d’obbligo per un grande direttore di gara”.
Non manca, infine, di puntualizzare sulla presenza della tecnologia nel calcio e nell’uso che ne viene fatto. Uno strumento “difficile da capire per chi la deve applicare e per chi la deve subire”. Insomma, la richiesta di Tardelli è forte e precisa: “Basta! Ridateci arbitri che decidano nel bene e nel male senza paura, indipendenti da tutto e da tutti. Arbitri con cui parlare guardandosi negli occhi, capaci di discussioni sane e libere”.
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