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Questo Milan non lo batte nessuno. Nemmeno la sfortuna, nemmeno la fame di avversari impegnati in lotta salvezza e costretti a capitalizzare ogni occasione. A San Siro il Parma di Liverani ferma i rossoneri con un 2-2 maturato in rimonta per i rossoneri grazie alla doppietta di un Theo Hernandez straripante. Eppure le prime due reti sono di marca gialloblù: prima Hernani al 13′ con una gran girata, poi Kurtic al 56′ con un colpo di testa su assist dello stesso Hernani. Di fatto due tiri, due gol. E per il Milan il rimpianto di aver colpito quattro legni: tre pali, una traversa oltre ad un Sepe in serata di grazia. Ma la squadra di Pioli c’è, è viva con quasi il 70% del possesso palla, ventuno tiri contro i cinque degli avversari e otto occasioni da gol. Il Milan frena, permette all’Inter di accorciare sul -3 ma mantiene l’imbattibilità da inizio giugno, come solo l’Atletico Madrid di Simeone è riuscito a fare nei massimi campionati. Lo fa grazie ad un’altra rimonta, come fu contro l’Hellas Verona.
Ma stavolta senza uno Zlatan Ibrahimovic lì davanti e con un Rebic che fatica ancora ad ingranare. La fuga di Natale non c’è e nemmeno i gol del vice Zlatan. Ma il Milan colleziona record e ne punta altri. Con ventisette punti in undici partite, il Milan ha fatto meglio solamente nel 2005/06 con quota ventotto. L’imbattibilità casalinga è pari a quota dodici partite, una in meno del 2013 quando il Milan ne collezionò 13. Non male. Per Pioli le note positive non mancano: Theo Hernandez torna alla concretezza sotto porta della scorsa stagione ma l’ex Real Madrid è l’unica individualità degna di nota. Sotto tono Bennacer, il già citato Rebic mentre per Kalulu qualche errore di posizionamento ma anche qualche giocata degna di nota. La sintesi è che per il Milan c’è uno stop ma non un campanello d’allarme. Ora c’è il Genoa nel turno infrasettimanale. Il Milan cerca conferme con la consapevolezza che con una mole di occasioni create del genere, perdere l’imbattibilità sarà davvero difficile. D’altronde parlano i numeri. Ventisette punti, zero sconfitte, venticinque gol fatti, undici subiti e tredici diversi marcatori in gol. Mica male.
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