Serie A

Tanti assenti e poche emozioni: Lazio e Napoli non si fanno male all’Olimpico

Luis Alberto Lazio
Luis Alberto - Foto LiveMedia/Antonio Balasco

Non sorride nessuno all’Olimpico. Lazio e Napoli non vanno oltre lo 0-0 in una partita spenta, povera di occasioni e condizionata dai tanti assenti. Un punto a testa per Maurizio Sarri e Walter Mazzarri, che rallentano ancora in una corsa Champions che vede i biancocelesti a quota 34 punti, due in più dei partenopei.  Sono cinque gli squalificati. Due per la Lazio: Immobile e Zaccagni. E tre per i campioni d’Italia in carica che oltre a Osimhen e Anguissa (in Coppa d’Africa) devono fare a meno anche di Kvaratskhelia, Cajuste e Simeone, fermati dal giudice sportivo. Mazzarri conferma la difesa a 3, dando fiducia a Ostigard, ma ridisegna il resto della squadra. A centrocampo si rivedono Demme e Zielinski. Politano affianca Raspadori, mentre partono dalla panchina i nuovi acquisti Ngonge, Mazzocchi e Dendoncker. Sono questi gli interpreti di un pareggio che in un Lazio-Napoli mancava dal 5 novembre 2016.

La prima frazione di gioco non offre emozioni. Le due squadre chiudono i 45′ senza tiri nello specchio della porta, ma nel complesso è la Lazio ad affacciarsi con più pericolosità dalle parti di Gollini. Il più ispirato è Isaksen, che ci prova due volte dalla distanza senza impegnare il portiere avversario. Nessun tiro invece per i partenopei, sostanzialmente inoffensivi nella metà campo biancoceleste. Raspadori è fin troppo isolato e Politano fatica ad agire tra le linee. Il possesso palla sorride agli uomini di Mazzarri (64%), ma mancano le linee verticali nella trama degli ospiti. Ad inizio ripresa la Lazio è più aggressiva e dopo pochi secondi Castellanos si vede annullare un capolavoro in rovesciata per fuorigioco. Al 64′ ci prova Cataldi con una penetrazione centrale conclusa da un tiro largo non di molto. Il Napoli risponde con il neo entrato Gaetano: gran destro al volo sugli sviluppi di un corner, ma palla fuori. La prima, vera occasione da gol ce l’ha Lazio al 75′. Tutto nasce da un’invenzione di Guendouzi che pesca un corridoio per Isaksen. L’attaccante danese non calcia e preferisce servire Castellanos, che ci prova col tacco: Ostigard salva tutto. Le ultime mosse di Mazzarri sono i cambi e i nuovi acquisti: Ngonge, Lindstrom, Mazzocchi e Dendoncker. Sarri si affida invece a Pellegrini, Vecino, Pedro e Rovella. L’assedio è di marca biancoceleste nel finale, ma il Napoli riesce ad allontanare tutti i pericoli.

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