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Storie di tabù. Ma anche di grandi ex. Senza dimenticare quelle storie che si sono solo sfiorate. Sta tutto qui Inter-Roma, un film di sottotrame che si incrociano nel momento più delicato per le due squadre. Non è una sorpresa. Nella storia il nerazzurro contro il giallorosso è stato match Scudetto e rocambolesco atto finale di Coppa (6-2 per i giallorossi) o Supercoppa (nerazzurri in rimonta 4-3 dallo 0-3), ma anche chiusura di Coppa Uefa e prateria da far west, come la caccia all’uomo nel 2010 o il selvaggio precedente del 1972 con l’arbitro Michelotti. Le tensioni non mancano anche oggi. Simone Inzaghi ha vinto le ultime sette partite casalinghe di campionato, tenendo la porta inviolata ben quattro volte, ma viene da tre sconfitte nelle ultime cinque partite tra Serie A e Champions League. Il primo grande ex, Josè Mourinho, ha perso due delle ultime tre gare di campionato, tante quante nelle precedenti 21 in Serie A. Parte da qui il big match delle 18:00 di sabato. Più riscatto che conferme in palio. Inzaghi non rischia la panchina, ma ha bisogno della svolta immediata. Mourinho neanche a parlarne, ma il tecnico non può frenare ancora.
I precedenti sorridono all’Inter. La squadra nerazzurra è rimasta imbattuta nelle ultime 10 sfide contro la Roma in campionato e nei confronti della scorsa stagione, tra campionato e Coppa Italia, non c’è mai stata storia. Un dominio nerazzurro e il primo tabù da sfatare è per i giallorossi, chiamati ad espugnare un San Siro sold out. Il secondo tabù, grande quanto una casa, riguarda Inzaghi che non recupera Lukaku, ritrova Calhanoglu ma perde per squalifica Marcelo Brozovic. Dalla scorsa stagione nei tre match senza il centrocampista croato, l’Inter non ha mai vinto, registrando 0.7 punti di media. Stavolta il sostituto c’è: Kristjan Asllani è al primo, vero banco di prova della sua carriera dopo il grande girone di ritorno con l’Empoli nella scorsa stagione. Al posto di Lukaku, invece, tocca ad Edin Dzeko, altro doppio ex di lusso, mentre Mkhitaryan sembra destinato alla panchina.
Mourinho (squalificato e in silenzio alla vigilia) a parte, l’altro ex in casa giallorossa invece è uno che il nerazzurro non l’ha mai indossato, se non in Primavera. Nicolò Zaniolo vuole indossare i panni del protagonista dopo l’esclusione dalla nazionale. Il classe 1999 agirà insieme a due giocatori che la maglia dell’Inter l’hanno solo sfiorata: Leonardo Spinazzola e Paulo Dybala. L’argentino è il più atteso contro la squadra che più lo ha cercato in estate. Partirà dal 1′, dopo essersi unito al gruppo giallorosso alla rifinitura. Con lui Tammy Abraham, mentre Pellegrini dovrebbe sacrificarsi a centrocampo al fianco di uno tra Cristante e Matic. La Roma deve risolvere il problema del gol. Contro Empoli e Atalanta, si sono visti miglioramenti lampanti sul piano del gioco, ma sotto porta continua a mancare lucidità. Abraham deve convincere Southgate a suon di gol, anche perché la concorrenza è spietata. Andrea Belotti scalpita e in Serie A nessuno ha segnato più gol (4) di lui all’Inter in trasferta. Mourinho ci pensa, ma per ora solo a gara in corso.
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