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Nel giorno dell’annuncio del nuovo progetto della Superlega, il presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin, intervistato durante il FT Business of Football Summit, torna ad attaccare il progetto di Florentino Perez e Andrea Agnelli. Per il numero 1 del calcio europeo, la Superlega “non è calcio”, e chi lo ha lanciato durante pandemia e guerra, vive in un mondo parallelo“. “Possono pagare chiunque per dire che è un bel progetto, ma resta una idea senza senso. Tra l’altro, uno dei dirigenti che ora è tornato a spingere per questo progetto mi ha chiamato per scusarsi, però ora comunque tira dritto”, ha aggiunto Ceferin.
E ancora: “Per loro i tifosi sono consumatori, per noi i tifosi sono tifosi. La cosa interessante, inoltre, è che criticano Uefa ed Eca, ma uno di loro era presidente dell’Eca (Andrea Agnelli, ndr) e una settimana prima del lancio della Superlega lodava il sistema presente. Possono giocare le loro competizioni, nessuno glielo vieta. Ma se vorranno giocare le loro competizioni, non potranno giocare le nostre”. Per Ceferin il paragone con la Champions non sta in piedi: “Chiunque compari le due cose non è serio. Oggi abbiamo 32 squadre in Champions, ne avremo 36 ma dobbiamo ancora capire come aggiungere quattro posti. Ci saranno più posti per medie e piccole leghe. E non confronterei la situazione Superlega con quella con la Fifa, con la Fifa discutiamo ogni giorni. Il mondiale biennale è un progetto che nessuno vuole. Ne abbiamo discusso con Infantino e stiamo discutendo per altre opzioni, ma sono sicuro che troveremo soluzione”.
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