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Allo scaramantico Simone Inzaghi – già infastidito dal cambio di hotel a Riyadh rispetto a quello che ospitò la sua Lazio nel 2019 – non deve essere sfuggito un precedente poco favorevole: nella finale di mercoledì sera il Milan potrebbe vincere due match consecutivi contro l’Inter per la prima volta dal 2011, quando l’ultimo (dei tre in quel caso) arrivò proprio in Supercoppa Italiana. Quella fu la seconda finale vinta (l’altra è la Coppa Italia 1977) nel derby contro i nerazzurri da un Milan che ora vuole ritrovarsi dopo tre passi falsi consecutivi. La marcia dei rossoneri si è interrotta all’87’ del match casalingo contro la Roma, quando il 2-0 degli uomini di Pioli è stato vanificato da due disattenzioni su calci piazzati. Poi, il pari in rimonta col Lecce e il ko in Coppa col Torino. Di certo, il Milan non ha la pancia piena dopo lo Scudetto: “Come fa una squadra così giovane, che ha vinto solo un trofeo, ad averla?”, si chiede Pioli in conferenza. Di certo, il tecnico rossonero – alla ricerca del secondo titolo in carriera – chiede una svolta ai senatori. L’unico dubbio è in difesa dove Kjaer insidia Kalulu. Per il resto, spazio ai titolarissimi: Tonali e Bennacer in mediana. Brahim Diaz alle spalle di Olivier Giroud, apparso stanco e fuori fase negli ultimi impegni. Rebic e Origi sono di nuovo a disposizione, ma Pioli dovrebbe affidare una maglia da titolare nuovamente al francese.
La sfida sfida è quella con Edin Dzeko in un duello tra 36enni con un record in palio: chi segna, supera Cristiano Ronaldo come marcatore più anziano della competizione. L’attaccante bosniaco sarà titolare, in attesa del recupero di un Romelu Lukaku che è lontano parente di quello ammirato nella prima esperienza all’Inter. Al suo fianco spazio naturalmente a Lautaro Martinez che ha già messo la firma sulla scorsa finale contro la Juventus. Non ci sarà Marcelo Brozovic, ma a centrocampo sono a pieno regime Barella e Calhanoglu. Simone Inzaghi si affida alla coppia d’oro in attacco e all’esercito di rientranti per trovare il quarto successo (2017, 2019 Lazio, 2022 Inter) in Supercoppa, come Marcello Lippi (tutti alla Juve) e Fabio Capello (3 Milan, 1 Roma). Un altro possibile record e un carico di motivazioni in più per la sfida che mette in palio il primo trofeo stagionale.
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