“La casa è diventata il mio nuovo spogliatoio. Solo che ora al posto dei compagni ci sono cinque donne: mia moglie Sara e le mie 4 figlie. Quando guardiamo le partite, si accendono sui rigori. Mi chiedono di indovinare dove tirerà chi li calcia. Ancora riesco a intuirlo. E loro mica credono all’istinto o alla lettura del corpo. Mi dicono cose tipo ‘vabbè ma lo sapevi’, ‘ma dai papà, lo conoscevi quello’. È difficile convincerle, ma è stupendo recuperare il tempo che ho lasciato per strada”. Lo ha detto Stefano Sorrentino in un’intervista ai microfoni del sito ufficiale di Gianluca Di Marzio. L’ex portiere, ritiratosi dal calcio professionistico nel 2019, ha raccontato della sua nuova vita: “Non posso negare che mi mancano tante cose. La goliardia dello spogliatoio e i riti del giorno della partita. A volte mi comporto come se dovessi ancora giocare. Dico a mia moglie che dobbiamo pranzare, ma poi mi rendo conto che sono le 11 di mattina. Però godersi le domeniche a pranzo compensa tutto. Mi guardo intorno, vedo chi ho accanto e sono felice“.
“Realizzerò presto qualcosa di importante e innovativo – ha proseguito Sorrentino -. È top secret, ma c’entrano i portieri. Sto preparando il mio futuro. E lo sto facendo accanto ad un altro numero uno. È come se fossi un tirocinante. Cerco di carpire tutto: la calma, la pazienza e il focus sull’obiettivo. Sempre col sorriso. È una persona fidata e leale, cose che fanno la differenza sempre”.
L’ex portiere ha poi commentato il rigore parato due anni fa a Cristiano Ronaldo: “Quella parata allo Stadium è stata la ciliegina sulla torta della carriera. Mi piace vederlo come l’applauso all’uscita da 25 anni di campo. Anche se purtroppo anche lì finì 3-0″.