Valerio Giubilo, direttore tecnico dell’Ippodromo di Tor di Valle fino all’anno della sua chiusura, è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo per commentare la decisione della Soprintendenza di aprire un procedimento per vincolare l’impianto abbandonato. “Io credo che si riferiscano alla tribuna – ha detto Giubilo – Mi limito a sorridere, mi sembra una cosa senza senso. Non so come hanno avuto il coraggio di tirarlo fuori”.
Un degrado dell’ippodromo che ha inizio nel 2013, Giubilo spiega: “Noi 50 dipendenti abbiamo perso il lavoro e non abbiamo ricevuto lo stipendio nell’anno e mezzo precedente. Io ho perso il lavoro il 31 maggio del 2013 e non ci ho messo più piede. Ho i racconti di qualche ex collega e c’è stata una specie di gara veloce nel cercare di vendere delle parti della struttura. Metallo o cose che avessero valore. La tribuna è stata in buona parte smantellata, le strutture che la tenevano non ci sono più”. Ma Tor di Valle è una zona adatta per lo Stadio? L’ex direttore tecnico dell’ippodromo non ha dubbi: “Penso proprio di sì. Ho vissuto all’interno i primi contatti tra la proprietà di Tor di Valle e Parnasi, ho visto qualche progetto. E’ stato, almeno dal punto di vista del costruttore, individuato relativamente presto. Hanno visionato tante zone, ma l’orientamento verso Tor di Valle è stato celere. Io mi occupavo della pista e so perfettamente dove sono posizionate le due idrovore per la tanta pioggia, c’era bisogno di un drenaggio maggiore”.
Poi ha concluso: “La situazione mi sembra ridicola, mi sembra quasi strumentale. Il fatto che venga fuori in questo momento è particolare. L’ippodromo è stato chiuso quasi 4 anni fa”.