Sono mesi cruciali per il destino dello Stadio della Roma, impianto progettato dall’architetto Dan Meis per la società di proprietà dell’americano James Pallotta. La Conferenza dei servizi è ancora al lavoro mentre dal Campidoglio l’assessore all’urbanistica Paolo Berdini ribadisce la sua contrarietà alla costruzione delle due torri nell’area di Tor Di Valle.
Il Presidente della Roma ai microfoni del sito ufficiale giallorosso è tornato a parlare del progetto. “Ci sono stati alcuni ritardi, forse un po’ per colpa nostra, ma anche per via dei cambiamenti nell’amministrazione cittadina e per quello che è successo a Roma, ma siamo fiduciosi sul fatto che a marzo otterremo l’approvazione. Siamo pronti“, ha detto il patron romanista che poi ha aggiunto: “Sono un po’ dispiaciuto per il fatto che i lavori non siano ancora iniziati nel concreto. Anzi, mi sarebbe piaciuto aver iniziato i lavori nel momento in cui abbiamo comprato la squadra, ma sappiamo che ci vuole del tempo“.
Anche l’Ad Umberto Gandini è intervenuto sulla questione. “È uno dei più importanti, se non il più importante, progetto dell’Europa meridionale nei prossimi 5 anni – ha detto l’ex Milan – È bellissimo, un investimento enorme: sarà uno dei punti focali della città e del Paese. Ovviamente essendo in Italia stiamo attraversando diverse difficoltà di natura burocratica e amministrativa, ma il progetto sta arrivando nelle fasi conclusive dell’approvazione”.