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Lo Spezia è stato sanzionato dalla Fifa per alcuni trasferimenti di calciatori minorenni. La Stichting Social Sport, la società che deteneva la proprietà della squadra all’epoca dei fatti, “ha accolto con stupore la decisione emessa dalla Commissione Disciplinare della FIFA, a carico dello Spezia Calcio, in relazione a presunte irregolarità nel tesseramento di giocatori provenienti da Paesi esteri“. Così la società dell’imprenditore Gabriele Volpi scrive in una nota, sottolineando che “la vicenda si è conclusa in sede di giustizia ordinaria con l’archiviazione di tutte le posizioni degli allora dirigenti e responsabili dello Spezia Calcio riconducibili a Stichting Social Sport“.
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“In sede di giustizia sportiva italiana – si legge ancora -, lo Spezia Calcio ha vinto contro tutti i ricorsi promossi dalle altre squadre (in relazione alla stessa vicenda), il presidente Stefano Chisoli era stato prosciolto e la società Spezia Calcio ha patteggiato (al solo fine di chiudere il contenzioso) per l’importo di euro 60 mila senza ammissione di responsabilità“. Secondo la società, “archiviazione e proscioglimenti” testimoniano “l’assoluta correttezza delle pratiche seguite dalla precedente proprietà dello Spezia Calcio, in questa vicenda“.
“Stichting Social Sport – prosegue la nota – aveva fornito la documentazione relativa al procedimento FIFA già nel dicembre 2020 all’attuale proprietà dello Spezia, che aveva incaricato i propri specialisti di svolgere la relativa due diligence. Quanto agli sviluppi successivi della vicenda, dal febbraio 2021 in avanti, questi sono stati gestiti interamente dalla nuova proprietà, che ha preso scelte autonome, senza alcun coinvolgimento di Stichting Social Sport nelle proprie decisioni e nella relativa strategia difensiva“. Stichting Social Sport quindi “respinge con assoluta fermezza qualsiasi allusione da parte dello Spezia Calcio ad una carente informativa nei confronti della nuova proprietà“.
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