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All’Inter non sono bastati 26 tiri per fare punti al Picco. Lo Spezia torna a vincere in casa e ritrova il gol dopo cinque gare senza reti tra le mura amiche. Un successo per 2-1 targato Maldini e Nzola che rivoluziona la zona salvezza (+6 sul Verona terzultimo) e quella Champions. Il Napoli può allungare in vetta, la Lazio può superare i nerazzurri al secondo posto. Sono tanti i rimpianti per Inzaghi che subisce un colpo durissimo per il morale a pochi giorni dal confronto decisivo con il Porto in Champions League. L’Inter paga il poco cinismo in una partita che nei primi minuti sembrava essere iniziata col piglio giusto. Il monologo nerazzurro infatti parte presto. Al 4′ Lautaro scalda il destro dopo un’incursione centrale tra le linee, ma Dragowski inizia la sua serata da protagonista con una parata agevole. Al 10′ arriva la prima svolta della gara: in area Caldara entra in modo scomposto su Darmian, l’arbitro Marinelli fa cenno di proseguire ma il var lo richiama e davanti al monitor concede il rigore. Dagli undici metri va Lautaro Martinez, ma Dragowski lo ipnotizza e nega il gol. L’interista ha sbagliato quattro degli otto rigori calciati dal 2021/22 e nello stesso lasso di tempo, nei cinque top campionati, solo Karim Benzema (5/17) ha sbagliato più volte dal dischetto. Non sembra essere serata per l’argentino che al 20′, dopo un rapido contropiede, si vede sbarrare la strada nuovamente dall’estremo difensore polacco.
Al 28′ altra chance: Mkhitaryan calcia ma non trova la porta. Al 41′ altro intervento decisivo di Dragowski, sempre su Lautaro: Barella lancia il Toro in profondità, l’argentino fa a sportellate e calcia, ma il portiere si supera ancora con un miracolo. L’unico squillo del primo tempo spezzino è un’insidia concreta: al 32′ Agudelo tenta un pallonetto che si stampa sulla traversa. Al 46′ la serata da dimenticare di Lautaro, che è stato coinvolto in 6 reti in carriera contro lo Spezia, si concretizza in uno splendido gol di testa annullato però per un fuorigioco ad inizio azione di Lukaku. Lo Spezia cambia: fuori Shomurodov, dentro Daniel Maldini. Non uno qualunque. Lo Spezia fino ad oggi era l’unica squadra a non aver segnato neanche una rete con giocatori subentrati nei cinque migliori campionati europei. E il figlio d’arte al 55′ rompe il tabù e fa esplodere il Picco: Nzola riceve un lancio lungo, resiste alla carica di Acerbi e scarica per l’ex Milan che batte di prima Handanovic (oggi preferito ad Onana). L’Inter cambia e schiera Dzeko al posto di Mkhitaryan. Fuori D’Ambrosio, dentro Dumfries, mentre Gosens lascia il posto a Dimarco. L’Inter chiude col 3-4-1-2 con Dzeko alle spalle di Lukaku e Lautaro. Sono i nuovi entrati a costruire la rete del pareggio: Dumfries è steso in area da Ferrer, Marinelli indica il dischetto e Lukaku non perdona. Ma un minuto dopo lo Spezia torna avanti. Stavolta si invertono i ruoli: è Dumfries a commettere fallo in area su Kovalenko. Dagli undici metri va Nzola che non sbaglia e condanna i nerazzurri.
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