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Sono ormai trascorsi cinque anni dal ritiro di Francesco Totti, ma tra dichiarazioni, serie tv e quant’altro, i mesi finali di quella stagione 2016/2017 e il rapporto con Luciano Spalletti continuano a tenere banco nelle discussioni calcistiche. L’attuale allenatore del Napoli è tornato a parlarne durante una lunga intervista rilasciata a Dazn: “L’ho guardata un pochino la serie tv, ne ho sentito parlare, quello che è sbagliato è che aveva contenuti per farla su di sé mentre l’ha fatta su di me, mi ha fatto diventare un personaggio popolarissimo. C’erano due tre scene che se me le avesse chieste gliele avrei prestate volentieri, avrebbe fatto un boom di ascolti. Poi invito a vedere la mia, quando farò la mia”.
Ma Spalletti tiene a chiarire che non si sente assolutamente responsabile della decisione dell’ex capitano della Roma: “Avrebbe potuto continuare perché si sapeva da tempo che io a fine stagione sarei andato via. Di Totti le ho proprio tutte le magliette. Un calciatore che per me è stato fondamentale come apporto alla squadra, personalità, tirare dentro lo stadio alle partite. Non gli devi dire niente quando vanno in campo. Se qualcuno in Champions si faceva intimorire, ci pensavano loro”. E lo stesso discorso vale anche per gli altri capitani con cui negli ultimi anni c’è stato un rapporto a fasi alternate: “Icardi non è andato via con me ma con Conte, che avrebbe potuto utilizzarlo. Insigne ho fatto di tutto per convincerlo a rimanere ma lui aveva preso la decisione con la famiglia”.
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