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“L’anno sabbatico? Ve lo siete inventato voi e ve lo portate avanti voi, io avevo solo detto che avevo bisogno di tirare il fiato e che avevo delle cose da sistemare. Sì che mi ci vuole un po’ di tempo, e poi vedrò quello che mi passa davanti e valuterò le cose di cui ho bisogno”. Lo ha detto l’ex allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, a margine dell’evento “Certaldo nel Pallone” di cui è padrone di casa e mattatore assoluto: “Avevo bisogno di stare fermo e di imparare dagli altri allenatori, non conosco il concetto di anno sabbatico, non è che ora si possa dire se l’anno prossimo rientrerò in panchina. Si viene attratti da altre cose, le cose cambiano”.
E ancora: “Non è detto che per forza si vada a cercare cose eccezionali. Mi serve emozionarmi, cerco il sentimento, al di là del livello. Io mai alla Juventus? Non si può fare un torto a chi ti vuole bene. È una domanda troppo difficile per rispondere ora, ma chi dice che andrò alla Juve perché adesso c’è Giuntoli fa una equazione da poverissimi, propria di chi non ha argomenti”.
E sulla sua visione di calcio non risparmia una stoccata ad altri colleghi, mai citati: “Il calcio è facile lo sanno dire tutti, c’è bisogno che ci venga detto qualcosa di diverso per farci scegliere se va bene calcio che il calcio è facile e basta o qualcosa di più moderno e più innovativo che c’è in tutte le professioni. Vogliamo sentirci dire qualcosa di diverso, che il calcio è facile lo abbiamo imparato. Il calcio è facile? Ha bisogno anche di modernità e cose ancora più qualitative. E infine: “Quest’anno chiacchiero anche io in televisione”.
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