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Miglior attacco contro miglior difesa. Prima contro seconda. Basterebbe questo per accendere una sfida Scudetto che può chiudere o riaprire i giochi, ma Napoli-Juventus in questo momento è molto di più di un big match. Prima di tutto è Luciano Spalletti contro Massimiliano Allegri. Se i due tecnici volevano smorzare i toni alla vigilia dopo le scintille della scorsa stagione, ci sono riusciti solo in parte. Max apre coi complimenti al collega, ma il non detto sembra quasi uno sfottò: “Luciano è il migliore ad allenare e insegnare”. Sì, e a vincere? A cogliere il tacito riferimento sembra essere stato proprio Spalletti, che restituisce con gli interessi: “Lui ha assorbito il motto Juve del vincere è l’unica cosa che conta, noi a Napoli siamo ‘Anema e core’, Maradona ha vinto mostrando quanta bellezza c’è nel calcio. Max è il migliore, lo dimostra il palmares. Ma non si nasconda: è il favorito per vincere, altro che quarto posto”. Spalletti è ad una vittoria in carriera dall’eguagliare Carlo Ancelotti (275) per vittorie in Serie A, ma Massimiliano Allegri è a 274. L’allenatore bianconero in ogni caso al Maradona festeggerà la 450esima panchina nel massimo campionato e spera di farlo con la nona vittoria di fila.
L’allenatore ha recuperato Bremer che dovrebbe tornare titolare e andarsi a posizionare al centro nella linea difensiva a tre con Danilo e Alex Sandro. A centrocampo McKennie agirà sulla fascia al posto di Chiesa, mentre a centrocampo il ballottaggio è tra Fagioli e Paredes con Locatelli e Rabiot. In avanti, infine, sono Di Maria e Milik i candidati a scendere in campo dal primo minuto, con Kean che andrà in panchina. L’attaccante polacco è il grande ex del match. Con gli azzurri Milik ha totalizzato 122 presenze e 48 gol, vincendo una Coppa Italia proprio contro la Juventus con tanto di rigore decisivo nella sequenza, ma ora sogna un ritorno al ‘Maradona’ sulla falsariga di quello di Gonzalo Higuain. Spalletti si affida a Osimhen con Politano e Kvaratskhelia ai lati. Occhio poi alla panchina. Giovanni Simeone ha messo a segno sei gol contro la Juventus in Serie A. Numeri da bestia nera in una sfida che spesso e volentieri è stata decisa da attori non protagonisti. Per ora la scena è tutta dei due frontman in panchina. Spalletti e il suo calcio spettacolare, Allegri e quel cortomuso che sembra essere tornato di moda con cinque vittorie per 1-0 nelle ultime otto. Per il modo di vedere il calcio il distacco tra i due allenatori è molto più grande dei 7 punti che li separano in classifica.
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