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Resta, ma senza fascia. Milan Skriniar non va al Psg a gennaio. Ma l’affare è rimandato a giugno, quando i nerazzurri perderanno a zero uno dei pezzi pregiati della rosa. Per ora, lo slovacco perde i gradi di vice capitano (dopo Handanovic e Brozovic), che passano a Lautaro. Non sono serviti neanche gli striscioni dei tifosi che hanno corteggiato Skriniar in questo mese invitandolo a restare: “Sei il padrone di Milano, sei il nostro capitano”. Ora ad Inzaghi spetterà la gestione di uno dei calciatori più forti della rosa, ma con il futuro già segnato. Stasera, in occasione del match con l’Atalanta, Skriniar non dovrebbe essere neppure convocato. A San Siro si percepirà l’umore della piazza, in vista del derby di domenica. Dopo la Supercoppa, gli ultras avevano rinviato il momento della contestazione: “Tutte le valutazioni sulla sua condotta morale sono rimandate al momento in cui sarà definita la scelta per il suo futuro che insindacabilmente ne definirà lo spessore umano e la sua personale scala di valori. Per queste ragioni invitiamo tutti il popolo interista a trattarlo ancora una volta con il rispetto che il professionista che si è dimostrato essere si è meritato fino ad oggi“, si leggeva in un comunicato. La scelta è arrivata in uno dei momenti più delicati della stagione, nella settimana del derby contro i rossoneri. Indifferenza o fischi? Dopo aver predicato prudenza per settimane, la Curva Nord potrebbe prendere la strada della contestazione. Non domenica, però. L’esame di Skriniar sulla tenuta psicologica in un ambiente tutt’altro che benevolo sarà rimandato al prossimo match casalingo senza i rivali rossoneri (contro l’Udinese, 18 febbraio). Per il derby i tifosi manifesteranno probabilmente massimo sostegno ad ogni giocatore. Anche a chi sembra aver già sposato un progetto diverso da quello nerazzurro.
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