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Simone Inzaghi vince anche col turn over: a Lecce nerazzurri a -1 dall’Inter 2006/07 dei record

Esultanza Inter
Esultanza Inter - Foto IPA

Gli unici rivali che sembrano poter impensierire l’Inter di Simone Inzaghi rischiano di essere quelli negli almanacchi, più che quelli in campo. La squadra nerazzurra, con la vittoria per 4-0 sul Lecce al Via del Mare, sale a 66 punti in classifica, a +9 dalla Juventus (aspettando il recupero con l’Atalanta) e a -1 (ma con una gara appunto da giocare) dall’Inter di Roberto Mancini del 2006-07, quella che chiuse la stagione con il record di punti della storia della Beneamata (97). Sono invece 12 i gol subiti, con 16 clean sheet, quasi come nell’annata 1988-89 con Walter Zenga capace di incassare solamente undici reti con 17 porte inviolate a parità di gare giocate. Numeri impressionanti per una squadra che mercoledì prossimo contro i bergamaschi potrebbe allungare ulteriormente sulle inseguitrici.

Al Via del Mare Simone Inzaghi non dimentica il turn over dopo le fatiche di Champions e in vista del recupero contro l’Atalanta. In attacco gioca Sanchez in coppia con Lautaro Martinez. Sulla corsie Dumfries e Dimarco, mentre in difesa inedito terzetto composto da Bisseck, De Vrij e Carlos Augusto a protezione di Audero, tra i pali per sostituire il febbricitante Sommer. Riposo per Bastoni (diffidato), Pavard, Barella, Calhanoglu e Arnautovic. A trascinare i nerazzurri contro un Lecce propositivo è il solito Lautaro Martinez, che al 16′ su intuizione di Asllani controlla in area e in caduta supera Falcone. Un gol speciale per l’argentino: è il 100esimo in Serie A (nono nerazzurro a riuscirci) e il ventunesimo stagionale nel massimo campionato (eguagliato il suo massimo in carriera alla ventiseiesima giornata). La squadra di Simone Inzaghi al 22′ cerca il 2-0 sull’asse Sanchez-Mkhitaryan, ma il tiro dell’armeno è largo.

La prima frazione di gioco si chiude con il 60% del possesso palla a favore dei nerazzurri e con zero tiri nello specchio della porta dei pugliesi, che comunque si mostrano coraggiosi e pericolosi in più di un’occasione. Nella ripresa, dopo un’occasione di Blin di testa, l’Inter colpisce. L’assist è di Sanchez, la firma della rete invece è di Frattesi che sotto porta non può sbagliare. Per il tris, bisogna aspettare altri due minuti. E nella serata nerazzurra, c’è spazio per un’altra gioia per Lautaro che sfrutta l’assist di Frattesi e in spaccata realizza il 3-0. La reazione d’orgoglio del Lecce è affidata a Banda, che al 66′ tenta un diagonale col mancino che termina di poco a lato. L’Inter non vinceva tre partite consecutive segnando quattro reti dal 1947. E il poker arriva al 67′ con firma De Vrij che svetta di testa su calcio d’angolo di Dimarco e batte il portiere giallorosso. La partita è in cassaforte e c’è spazio in campo anche per il 2004 Akinsanmiro e Buchanan. Qualche buono spunto (Dumfries pericoloso) e gestione comoda nel finale. L’arbitro manda le squadre negli spogliatoi senza recupero. Ottava sconfitta nelle ultime dieci partite per il Lecce, ma non è certo l’Inter dei record l’avversaria ideale per rilanciarsi in un’affollatissima corsa salvezza.

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