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Andry Shevechenko ha ripercorso la lunga carriera al Milan in una lunga intervista a Sky Sport: dai momenti del suo trasferimento in Italia alle finali di Champions League di Manchester e Istanbul. Poi, a precisa domanda su quale fosse l’attaccante che più li assomigliasse in questo momento ha detto “Il Gallo Belotti“. Sheva ha parlato anche dei suoi ex compagni allenatori. “Gattuso sta facendo un gran lavoro a Napoli. Pirlo? Al primo anno non è facile. Sta pagando l’anno di transizione della Juventus. Inzaghi? Pippo ha disputato un ottimo girone di ritorno col Benevento, poi la squadra è calata“. Shevchenko ha criticato poi la Superlega. “Io non la capivo. Già dall’inizio non capivo le regole, chi rimaneva, quante squadre ci fossero. Non aveva senso. La Champions è già bella così“.
Tornando alla carriera con il Milan il ct dell’Ucraina ha commentato i suoi gol più belli in rossonero. “Il gol contro la Roma su pallonetto lo metterei al primo posto. E’ stato uno dei più difficili che ho fatto. Gol alla Juve? Sono stato fortunato di aver trovato quell’angolo, ma ho tirato“. I momenti più decisivi della sua carriera sono stati i due rigori nelle finali di Champions. “A Manchester Ancelotti voleva che calciassi il primo rigore, ma io ho chiesto l’ultimo – ha aggiunto Sheva -. Anche rivederlo adesso mi emoziona tantissimo. Questa partita ha cambiato la mia vita. Ero sicuro e volevo tanto tirare quel rigore, in quel tragitto pensavo sempre di non cambiare la mia decisione”. L’altra faccia della medaglia è stata Istanbul. “Ero deciso a tirare in un modo, ma ho visto il portiere partire a destra, ho cercato di piazzare la palla e non sono riuscito a segnarlo. Quella sconfitta ha pesato tanto, per un paio di mesi non riuscivo a dormire bene“, ha concluso Shevchenko.
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