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La Champions League l’hanno vinta entrambi con le maglie delle prossime avversarie. Ora l’abito che Andrij Shevchenko e Thiago Motta vogliono indossare è quello dei guastafeste di Milan e Inter, chiamate a vincere per non perdere terreno rispetto al Napoli capolista e reduce da una lezione di calcio alla Lazio di Sarri. A spegnere un po’ l’emozione della reunion tra Sheva e il rossonero è la location, non San Siro ma un Ferraris che deve spingere il Genoa in un due match cruciali per la lotta salvezza dei rossoblù: prima il Milan, poi la Juventus in trasferta e infine il derby con la Sampdoria. Ma la prossima sfida dirà molto anche della possibilità del Milan di restare pienamente in corsa Scudetto: dopo i ko contro Fiorentina e Sassuolo, non si può più sbagliare. Occhi puntati su Zlatan Ibrahimovic che si trova a 152 reti in Serie A, ad una sola lunghezza dal 26º posto nella classifica dei migliori marcatori della competizione, occupata attualmente da Stefano Nyers ed Hernán Crespo, oltre che ad una rete da Filippo Inzaghi nella top 10 di marcature rossonere. Al Ferraris si registrerà la 200esima presenza di uno dei peggiori contro il Sassuolo: Franck Kessie cerca risposte, in attesa di novità su un tema rinnovo che sembra sempre più in stallo, Pioli chiede un salto di qualità per superare i limiti della scorsa stagione. Di fronte c’è un Genoa che fin qui è in totale contraddizione con il profilo di chi è seduto in panchina: due partite, zero gol. Sheva, per un milione di motivi, vuole cancellare quello zero che in carriera non gli è mai appartenuto.
Cerca continuità invece l’Inter. Davanti c’è l’ambizioso Spezia di Thiago Motta, che alterna grandi prestazioni a brutti passi falsi. Ora l’infermeria si sta svuotando e il centrocampista del triplete nerazzurro proverà lo sgambetto a Simone Inzaghi. Spazio al turn over per il piacentino: Skriniar, Bastoni e D’Ambrosio in difesa, Dumfries al posto dell’infortunato Darmian a destra e Dimarco a sinistra per far rifiatare Perisic. In mezzo l’unico sicuro del posto sembra essere Brozovic, con Vidal e Vecino. Dopo i successi contro Napoli e Venezia, l’Inter potrebbe vincere tre partite consecutive di Serie A per la prima volta dall’arrivo di Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra. Non c’è bisogno di reazioni a San Siro: l’Inter è la squadra che vanta più successi interni nei cinque grandi campionati europei dall’inizio della scorsa stagione: 21. Inzaghi cerca la conferma, l’Inter vuole tenere il passo del Napoli ed è pronta a sfidare il suo passato. Un antipasto in vista della gara di domenica, quando all’Olimpico di Roma l’avversario sarà Josè Mourinho.
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