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Il calcio italiano parte con due partite rinviate e tante polemiche. La prima giornata della Serie A 2018/2019, che scatterà sabato 18 agosto, vedrà giocarsi solamente otto delle dieci partite regolarmente programmate e spalmate sino a lunedì 20. Infatti Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate a data da destinarsi per la tragedia che ha scosso Genova con il crollo del ponte Morandi e le 39 vittime accertate che hanno fatto passare un Ferragosto drammatico a tutta la popolazione ligure.
Comprensibile la scelta di rinviare la partita che si sarebbe dovuta giocare al Marassi tra Sampdoria e Fiorentina, anche se cinque giorni dopo il tragico 14 agosto, la città di Genova in questo momento ha altro a cui pensare che esultare per un gol o arrabbiarsi per un rigore mancato. Molto meno comprensibile il rinvio di Milan-Genoa, la partita si sarebbe dovuta a giocare a Milano e una grande idea sarebbe stata quella di devolvere il ricavato dell’incontro a Genova, ma ha prevalso lo stop. Match che, tra l’altro, non si potrà recuperare per un po’ di mesi visto gli impegni europei dei rossoneri. Il tutto diventa paradossale se si pensa però che sabato, giorno di lutto nazionale dove si svolgeranno i funerali delle vittime della tragedia, Cristiano Ronaldo e la Juventus esordiranno alle 18:00 in casa del Chievo con alle 20:30 il super anticipo tra Lazio e Napoli. Perché non rinviare o posticipare anche le loro partite? Che senso ha rinviare invece Milan-Genoa e non la Juventus piuttosto che il Napoli? Domande che milioni di appassionati si stanno rivolgendo, soprattutto chi aveva già comprato i biglietti del match di San Siro o addirittura peggio prenotato aerei, bus, treni ed hotel per il pernottamento.
Un’altra riflessione che in queste ore è al centro di tante polemiche è la disparità di trattamento con altre tragedie che purtroppo hanno colpito il nostro paese. Dopo il terremoto di Amatrice, per esempio, dello scorso 24 agosto 2016 che provocò centinaia di morti, la Serie A e tutti i campionati professionistici giocarono appena tre giorni dopo, con gli anticipi del sabato Lazio-Juventus e Napoli-Milan che si disputarono regolarmente. Questa volta no. La palla deve cominciare a rotolare e le polemiche si sono già impadronite della scena nazionale.