“Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando in realtà a tu per tu con i giocatori i singoli club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante“. Queste le parole del presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, in collegamento telefonico con l’ANSA, dopo che l’Assemblea di Lega ha votato un taglio di almeno due mesi di ingaggio. “Come ha detto Messi, non riesco a capire la logica imprenditoriale alla base di questo comportamento: mettere in cattiva luce i giocatori, principali protagonisti dello spettacolo, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi. Mi pare una follia” aggiunge.
“Insomma, arriva questa decisione in cui si dice che in pratica i club non pagano, anche se ci si è allenati la prima metà di marzo, e anche se ci si allenerà per la ripresa” spiega Tommasi. “Da una parte si sta facendo di tutto per tornare in campo, tenendo allenati i calciatori per recuperare. Dall’altra si dice che gli stipendi non vengono pagati, sono finiti i soldi ma finche’ non si torna a giocare occorre continuare ad allenarsi. Mi viene il dubbio che il nostro sistema stia spendendo più di quel che può, e che in questi anni si sia vissuto al di sopra delle proprie possibilità” conclude il capo del sindacato dei giocatori.