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“La Serie A non si è fermata, secondo me, per un gesto irresponsabile della Lega Serie A e del suo presidente Dal Pino. E’ vero che il dpcm non contiene questa norma, ma noi stiamo invitando a prendere delle decisioni, che rimbalzano da una parte all’altra. Nessuno si assume le sue responsabilità . Si pensa solo agli interessi economici”. Queste le parole di Vincenzo Spadafora ai microfoni di 90° Minuto su Rai Sport sulla decisione della Lega di Serie A di giocare le partite di campionato in programma oggi.
“E’ come se il mondo del calcio si senta immune dal virus, dal contagio e da tutte le regole e i sacrifici che sta facendo tutta Italia – prosegue Spadafora -. Ho evitato fino in fondo di evitare di chiedere di riflettere su una decisione così dura, però la situazione qui evolve ora dopo ora, e oggi non ce lo possiamo più permettere. Anche io sono stato vittima di minacce e insulti, ma quello che mi interessa è la salute pubblica”.
“La Lega non si assume la sua responsabilità , il presidente Dal Pino rimanda una responsabilità che oggettivamente è sua – afferma poi il Ministro -. Non mi sembra in nessun modo che lui sia consapevole della gravità che il paese sta vivendo. Stiamo aspettando che anche in Serie A ci sono i primi casi di contagio? Cos’altro deve succedere per convincere la Lega a prendersi le sue responsabilità ?”.
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“Rispetto l’autonomia che lo sport rivendica – continua Spadafora -. Dobbiamo tutelare non solo i calciatori, ma anche tecnici e altre figure che contribuiscono nella realizzazione dell’evento sportivo. Ora siamo a un livello superiore, dove tutto deve misurarsi con l’emergenza che stiamo vivendo. Stiamo facendo tutti quanti sacrifici importantissimi. E’ giusto che il calcio non sia irresponsabile e che dia un segnale importante. Di fronte ai dubbi di Tommasi, Balotelli e di altri calciatori ho esposto il mio pensiero. Mi auguravo più responsabilità della Lega“.
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