La Lega Serie A e DAZN hanno promosso lo svolgimento di dieci partite in dieci orari diversi in vista dell’inizio del prossimo campionato italiano. Sul tavolo, oltre alla proposta, ci sono tuttavia anche le prime rimostranze. Una arriva dall’USIGRai, ovverosia il sindacato della Rai. Ecco come si è espresso: “Lo spezzatino della Serie A è la vittoria arrogante del business sui tifosi e gli appassionati. In tanti si sono riempiti la bocca con slogan come ‘il calcio è dei tifosi’ quando si trattava di bloccare la SuperLega. E oggi? ‘Video killed the radio star’: lo spezzatino imposto dai diritti tv rischia di ammazzare la trasmissione di Radio 1 ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, dopo oltre 60 anni di storia.
“Così come rischia di abbattere il valore di trasmissioni tv come 90esimo minuto, già oggi messa in difficoltà da embarghi assurdi e anacronostici. A farne le spese saranno i cittadini che non possono permettersi un abbonamento pay, che da quest’anno deve essere agganciato a un abbonamento per linea web veloce.
Stupisce il silenzio della Rai. AD e CdA, seppur in scadenza, hanno il dovere di difendere patrimoni del Servizio Pubblico, e della storia del racconto dello sport”, ha poi concluso la Rai.