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“Al momento il rischio di sospensione del campionato non c’è, perché il problema riguarda un’unica squadra. Se solamente una squadra ha questi problemi, bisognerà trovare una soluzione per quella squadra, se invece dovessero esserci tanti positivi in tante squadre allora il problema è più ampio. Non credo che oggi debba essere sospeso il campionato, a meno che non si trovino nei prossimi giorni altri positivi in altre squadre”. Queste le parole di Pierpaolo Sileri, viceministro della salute, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Cusano Campus. Il membro del Governo ha cercato di rassicurare tutti sulla situazione del campionato di Serie A dopo i 15 contagi nel Genoa e le voci di una possibile sospensione che erano circolate ieri.
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“Se c’è una squadra con molti positivi, quella squadra ovviamente avrà dei problemi per giocare. Ben diverso è avere altri positivi in tutte le altre squadre – ha osservato Sileri – Giocare al calcio è un lavoro e comporta dei rischi, il rischio non potrà mai essere zero. Chi gioca a calcio ha un contatto fisico, i giocatori hanno accettato questo rischio. Bisognerebbe però evitare i contatti non necessari, come gli abbracci durante le esultanze. Anche in politica, qualcuno avrà esultato perché è andato al ballottaggio per le elezioni comunali e ho visto colleghi che si sono abbracciati contenti, questa cosa non si può fare, non va fatta. Bisogna evitare il più possibile le occasioni di rischio”.
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