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“L’unico meccanismo che ci garantisce di andare avanti con il campionato di calcio non è solo il tampone, ma la quarantena. La cosa che doveva essere fatta era fermarsi per una settimana e tenere i giocatori in quarantena. Fare un tampone a sette giorni ai giocatori che non sono entrati in contatto tra loro e se sono negativi si riparte. Secondo me il protocollo va rivisto, ma non solo quello. Se l’Asl di Napoli ha deciso di fermare il Napoli ha fatto un rapporto anamnestico tale per cui ha dato questa indicazione. Non c’è nessun altro”. Lo ha affermato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ospite de ‘L’aria che tira’ su La7, commentando quanto accaduto ieri sera con lo stop dell’Asl di Napoli alla trasferta della squadra partenopea per Torino, dove avrebbe dovuto giocare con la Juventus, per alcuni casi di positività dei giocatori
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