“La ripartenza del calcio sarebbe una buona notizia per tutto lo sport italiano, dall’atletica allo sci di fondo”. Sono queste le parole di Matteo Salvini nel corso di una diretta su Instagram insieme a Pierluigi Pardo dedicata alla Fase 2 e al calcio. “Non possiamo chiudere il calcio per ideologia, non ci deve essere nessun pregiudizio ideologico – le parole del leader della Lega – Evitiamo di fare la caccia alle ‘streghe del pallone’: se domani chiudessimo il calcio per ideologia ci sarebbe un danno di un miliardo di euro e lo Stato dovrebbe poi garantire quei quattrini: non spariamo sul calcio per comodità. Calcio non è solo Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic, ma sono le centinaia di migliaia di posti di lavori a mille, duemila euro, dagli steward fino ai preparatori atletici”.
“Se nei prossimi dieci giorni la curva di questo fottutissimo virus dovesse continuare a decrescere per me si può ricominciare a giocare, ovviamente tenendo le distanze di sicurezza e con gli stadi vuoti – ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno – Visto che ci sono zone meno colpite e meno contagiate, ripartiamo prima dove il contagio è zero: se si giocassero delle partite a Terni o Reggio Calabria nessuno si scandalizzerebbe“.