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Tutto nelle mani di Giuseppe Conte. È il sito Repubblica.it a parlare di “dossier campionato” nelle mani del premier in attesa del responso dei Ministri Speranza e Spadafora oltre all’analisi del Comitato Tecnico Scientifico. Sono giorni di attesa per il campionato di Serie A che conta di ripartire entro la metà del mese di giugno. Tredici date, 124 partite da giocare: caos calendari e caos logistico tenendo conto che tante delle partite in programma potrebbero disputarsi in campo neutro al Centro Sud. C’è una deadline, è quella del 25 maggio imposta dalla Uefa, data entro la quale la Federazione ha chiesto una risposta certa circa il futuro di tutti i campionati: dalla ripresa alla possibile chiusura fino al cambio format da una semplice “stagione regolare” all’accorciamento playoff.
Sarà ancora il premier, dunque, a stabilire le “fasi” anche del calcio. Se il Paese ha da poco trascorso la prima settimana nella Fase 2, per il calcio italiano tuttora ci troviamo nella Fase 1 con tante perplessità per ciò che ne sarà del futuro. L’obiettivo è quello di arrivare al 18 di maggio per poter dare il via alla Fase 2 del pallone con la ripresa degli allenamenti di squadra (e non più individuali). In tal senso, infatti, saranno importanti i prossimi giorni ove si completeranno i test di tutte le squadre per avere un quadro generale tra gli eventuali calciatori positivi al covid-19.
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Solo successivamente si potrà pensare alla Fase 3 e dunque alla programmazione di un calendario che dovrebbe partire a metà giugno. C’è la volontà da parte della maggioranza dei club tanto che, proprio ai microfoni di Repubblica, anche il presidente del Brescia Massimo Cellino ha dichiarato di aver cambiato idea circa la ripresa: “Ho cambiato idea, mi adeguo alla maggioranza-ci ha detto il presidente-Bisogna tentare di riprendere il campionato altrimenti qui falliscono tutti. Certo, in Lombardia è ancora complicato fare i test medici ma se si gioca io resto al Rigamonti, nessun campo neutro“.
Ma cosa si farà in caso di ulteriori casi di positività una volta cominciati gli allenamenti di squadra? Il caso della Dynamo Dresda fa pensare tanto che in Zweite Bundesliga la prima partita della Dynamo è stata rinviata a causa della quarantena lampo. Tematica molto importante che verrà toccata in tutti gli appuntamenti in programma nella prossima settimana a partire da domani (lunedì 11) quando si terrà il Consiglio dei Ministri.
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