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La Serie A si svolge regolarmente e con meno preoccupazioni a partire dal periodo successivo alle vaccinazioni a ogni organico protagonista. Somministrazioni vaccinali però non capillari, in quanto vi è libera scelta da parte dei singoli, sebbene questo possa realisticamente alimentare dei focolai di Coronavirus. Nel concreto, però, secondo una recente indagine di ‘Repubblica’, coloro i quali hanno rifiutato il vaccino in massima serie corrispondono a una al 2%, ovviamente rispetto al totale dei professionisti. Tra questi vi è una maggioranza di nordafricani, non vaccinatisi per motivi religiosi o per contrasti familiari in merito alla reale efficacia dei vari vaccini stessi. I calciatori no-vax in Serie A sono comunque in numero esiguo, seppur soltanto 7 club abbiano annunciato la vaccinazione al 100% dei componenti del club. In un caso specifico, però, vi sono ben cinque 5 componenti della stessa compagine non vaccinati. Non è chiaro se questo possa inficiare o meno sulle prestazioni dei calciatori, ma certamente aumenta il rischio di contrazione del Covid-19, quantomeno come probabilità.
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