Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria, sul Secolo XIX ha lanciato un messaggio carico di positività a tutti gli italiani: “Sono convinto che ce la faremo tutti e quando ripartiremo, quando avremo vinto questa battaglia collettiva, da squadra e non da singoli individui, ci guarderemo con occhi diversi, scopriremo altre sfumature che prima sembravano banali, superflue“. “Mai come in questi giorni, siamo lontani fisicamente tra di noi, ma per certi versi siamo molto più vicini di sempre, perché siamo tutti nella medesima condizione” ha aggiunto Ranieri.
“Non è il mio campo, però è il nostro mondo” gli ha fatto eco Davide Nicola, “è servito tempo per capire la reale portata di questa pandemia. Per comprendere che passeggiare per strada, baciare i propri figli, esultare dopo un gol, stringere la mano a un amico sarebbe diventato un gesto da evitare. Sbagliato. Dannoso“. “Il nostro campo è la Terra e non ha confini. Ce lo sta insegnando questo nemico micidiale ed invisibile. E’ un virus, corre veloce: per sconfiggerlo ci vuole tempo, ovvero capacità di adattamento. Non abbiamo difese ma siamo in partita: sette miliardi di persone, tutti in campo a supportarci, tutti titolari” ha concluso Nicola sulle pagine del giornale.